L’onorevole Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo, a coloro che superficialmente snobbano le elezioni europee, ricorda che oltre il 70% delle leggi promulgate in Italia non sono altro che la ratifica di direttive provenienti da Bruxelles. In Europa di fatto vengono prese molte decisioni che incidono fortemente sulla vita della gente; trascurare o dimenticare questo particolare crea un vero e proprio deficit di democrazia. Ma l’Europa in questo momento non è più la prosecuzione dell’esperienza di unità miracolosa messa in atto dai tre grandi padri fondatori, De Gasperi, Adenauer, Schuman sulla base delle radici cristiane del continente.
Ce lo ricorda Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro in un accorato messaggio alla sua diocesi:“Per quanto riguarda le elezioni europee: il Vescovo non può non comunicare il suo profondo disagio per atteggiamenti e decisioni che hanno informato, negli ultimi anni, l’unione Europea e le sue strutture operative. Abbiamo assistito a posizioni discriminatorie e vessatorie nei confronti dei valori della tradizione cristiana e anche nei confronti di persone che li testimoniavano coraggiosamente nella vita politica europea. L’Unione Europea ha preteso più di una volta di interferire nella libertà del magistero papale aprendo pubblicamente polemiche disinformate ed intolleranti. L’Unione Europea e le sue strutture operative sono, oggi come oggi, un luogo di serio e continuo attentato alla libertà della Chiesa ed alla varietà delle culture dei popoli europei. Per questi motivi, il Vescovo ritiene che sia assolutamente necessario, utilizzando la possibilità della preferenza, mandare in Europa personalità di limpida cultura cattolica e disposte al sacrificio di una testimonianza pubblica, anche quando richiedesse sacrifici. Non è certo il momento di mandare in Europa piccoli funzionari che hanno concluso la fase locale della loro carriera politica o personalità stravaganti, ma senza dignità culturale e senza reale amore al bene comune”.
E’ ancora l’on. Mauro ad additare, in un editoriale su Ilsussidiario.net, le linee di lavoro che attendono i politici cristiani in questa delicatissima situazione:
Difesa della vita: Pensando alle realtà associative che difendono la persona proprio quando è più debole e sofferente.
Sussidiarietà di fronte alla crisi economica: Di fronte alla crisi, l’Europa deve premiare gli sforzi di ripresa e stare vicino ai cittadini, affidandosi non al potere delle banche o dei governi, ma alla creatività della persona.
Il dialogo: Ogni giorno assistiamo all’arrivo di migliaia di persone provenienti dal Sud del mondo: è necessaria una politica comune per far fronte all’emergenza immigrazione e al tema sicurezza, perché paesi come l’Italia, Cipro, Malta o la Spagna non possono farcela da soli.
L’educazione: Guardando alle scuole e le università, nell'attuale momento storico, di fronte ai problemi dettati dall’emergenza educativa, sentiamo crescere il senso di responsabilità che ci porta a desiderare per i nostri figli un sistema che li prepari davvero ad affrontare le sfide del futuro.
È con questo spirito di iniziativa che l’Europa deve risollevarsi dalla crisi che sta vivendo. Il cuore della battaglia è esattamente questo, riaffermare con chiarezza l'Europa che vogliamo, l'Europa della famiglia, della cultura, dell'educazione. Una società che metta realmente al centro la persona”. E’ un lavoro già in atto. Che deve essere continuato, perché il popolo possa continuare a vivere e non sia ulteriormente distrutto.
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