Cari amici,
Dio ci dona sempre qualcuno a cui guardare. A volte è un mendicante che ti chiede e tu lo guardi vedendo in lui la faccia di Cristo, o un bamibino abbandonato che si affeziona e a chi gli domanda il suo nome e cognome risponde: Trento Gabriele.
A volte è il vicepresidente della Repubblica che era in vacanza in Brasile quanto l'ex-vescovo presidente lo chiama di urgenza perché deve andare ad incontrare i suoi amici Chavez, Morales e Correa e ovviamente il vice deve assumere la presidenza interina. Così Federico, il vice, parte e con la macchina, guidando lui, torna a casa ieri, domenica. Erano le 21 ed era appena entrato in territorio Paraguayo quando mi chiamò: " Padre Aldo, domani mattina sono lì alle 5 e 30 per recitare Lodi, aspettami."
Rimasi commosso, un uomo, un politico che si preoccupa di avvisarmi che sarà qui alle 5 e 30 per recitare Lodi.
Amici, capite?
Chi di noi e dei nostri politici si preoccupa di vivere un gesto come questo delle Lodi? Lunedì mattina alle 5 mi alzo, per preparare la colazione, come ogni lunedì per il Presidente in esercizio, perché alle 5 e 30 puntuale arriva. Però questa volta alle 5 e 30 arriva il suo segretario e mi dice: "Padre, Federico ti ha chiamato ieri sera alle 22 per dirti che sarebbe arrivato a casa all'1 della mattina e per chiederti se era possibile dire Lodi alle 7."
Che attenzione, ma che coscienza del Mistero!
Alle 7 arriva e dico: "Presidente a quest'ora c'è la processione con il Santissimo nella clinica e l'adorazione". "Padre, vamos (andiamo)". E così in compagnia di Gesù abbiamo visitato infermo per infermo, ha fatto anche lui la comunione in ginocchio sul pavimento, ha ascoltato il vangelo del giorno con il commento e poi abbiamo fatto colazione assieme. "Padre, non posso incominciare la settimana senza questo gesto con voi, padri, perché come potrei affrontare gli impegni, le incomprensioni quotidiane? Per me pregare è riconoscere che non sono solo, ma c'è un Altro che mi fa le cose." Normalmente viene sempre alle 5 e 30 del mattino perché alle 6 questo presidente convoca il consiglio dei ministri, che, essendo un problema, se non guarda prima in faccia Gesù, gli sarebbe impossibile sopportare la faccia del presidente e di certi ministri.
C'è davvero tanto da imparare.
Ciao, P. Aldo
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Una bella testimonianza che ci riconcilia con i politici che, spesso, ci appaiono troppo occupati nelle beghe di tutti i giorni e poco interessati a vedere che c'è Qualcuno che li sovrasta!
RispondiEliminaGrazie a chi ha scritto la lettera e grazie all'autore del blog per averla pubblicata.
Come avremmo bisogno di molti più politici che guardano all'Eucarestia prima di affrontare un problema, anche qui in Italia.
RispondiEliminaBella testimonianza sicuramente! E me ne rallegro! Anch'io desidero tanto che i nostri politici, anziché fare a gara per screditarsi a vicenda, optassero per mettersi anche solo qualche istante dinanzi al volto sofferente di Gesù crocifisso per comprendere quelle che sono le tante situazioni difficili di tante famiglie italiane e nel mondo...preghiamo per loro!
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