Estasiati davanti alla bellezza di Maria, da sempre i cristiani le hanno rivolto lodi copiose e ricche di immagini, che la Chiesa raccoglie nella liturgia: orto recintato, giglio tra le spine, sorgente sigillata, porta del cielo, torre vittoriosa contro il serpente infernale, paradiso di delizie piantate da Dio, stella amica dei naufraghi, Madre purissima, Regina dei profeti...
Ecco, proprio Regina dei profeti e lei stessa profetessa dei messaggi di suo Figlio all’umanità.
È interessante notare questo fatto: prima della venuta di Gesù, è Dio Padre che si rivolge direttamente al suo popolo mediante i profeti, e i profeti vengono istruiti direttamente da Dio sulla loro missione; dopo la venuta di Gesù, Dio Padre non parla più direttamente al suo popolo che ormai è tutta l’umanità, ma si serve del Figlio e della Madre.
Innumerevoli sono nella storia della Chiesa gli eventi documentati della presenza di Gesù che parla e dialoga con i mistici e delle apparizioni della Madonna che con amore di Madre preoccupata per la salvezza degli uomini, interviene incessantemente per riportare l’umanità al rispetto del messaggio evangelico.
Possiamo ben affermare che la Madonna è da secoli la profetessa inviata da Gesù per soccorrere l’umanità preda del peccato e sempre più orientata all’autodistruzione.
Ora, nel nostro percorso di avvicinamento al mistero del ruolo della Madonna come corredentrice dell’umanità, non possiamo fare a meno di ricordare attraverso quali vie il popolo cristiano si rivolge alla Madre di Gesù, pregandola e impetrando da Lei le grazie e i doni necessari per la salvezza eterna, ma anche per la salute corporale.
Il canale principale di questa comunicazione mistica tra il fedele e la Madonna è certamente la preghiera del Rosario.
La pratica del Rosario si diffuse grandemente nel Medio Evo ad opera di San Bernardo di Chiaravalle, fondatore dell’Ordine cistercense e predicatore della seconda crociata per la liberazione del Santo Sepolcro, e di San Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine domenicano, detto dei predicatori.
Il mese di Maggio è per tradizione il mese dedicato alla Madonna, proprio perché è il mese delle rose, e il Rosario altro non è che una lode continua alla Madre di Cristo, simboleggiata da questo fiore affascinante e bellissimo.
Come per i Salmi esiste la suddivisione tra i Salmi della gioia, i Salmi del dolore e i Salmi della riflessione, che altro non sono che le tre condizioni esistenziali della vita di ogni uomo, così il Rosario fa memoria della condizione esistenziale di Cristo redentore durante la sua vita terrena, a partire dall’Annunciazione per terminare con la Pentecoste e l’Assunzione di Maria.
Grande impulso alla pratica di questa devozione mariana viene dalle miracolose apparizioni della Vergine durante tutto il secolo XIX, dalla famosa Rue du Bac a Parigi con Catherine Labouré, a Lourdes con Bernardette, e nel secolo XX prima a Fatima con Lucia e i due cugini Giacinta e Francesco, e poi a Medjugorje con il gruppo di veggenti ancora in vita, e dove le apparizioni continuano regolarmente. In tutte queste apparizioni la Madonna invita i fedeli alla preghiera del Rosario per la salvezza dell’umanità, che sta correndo precipitosamente verso l’autodistruzione, prima di tutto morale, con la diffusione massiccia della cultura della violenza sulla vita e con l’eradicazione della presenza di Dio dal cuore degli uomini.
Pochi anni fa il grande Papa Giovanni Paolo II nella sua Lettera Apostolica “Il Rosario della Vergine Maria”, ha invitato i cristiani a riscoprire la preghiera mariana per eccellenza, “preghiera tradizionale, tanto semplice e allo stesso tempo tanto profonda”, destinata a “produrre frutti di santità”.
In questa Lettera Apostolica il compianto Sommo Pontefice insegna e spiega che il Rosario deve essere una preghiera contemplativa, ricordando ciò che l’altro grande Papa Paolo VI diceva: “Senza contemplazione, il Rosario è un corpo senz’anima. Per sua natura, la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano nell’orante la meditazione dei misteri della vita del Signore”.
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(parte 2 di 3, continua)
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amen!
RispondiEliminaamen molte grazie sio mio gesu mio tu sei vita luce dalvacione do tutto il mondo pace bene di gesu ana maria di argentina
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