C'è crisi lo sappiamo, lo percepiamo, lo viviamo tutti. Lo tocchiamo quotidianamente con le nostre mani ogni giorno, più volte al giorno.E la nostra vita si fa più difficile, le nostre giornate più cupe e affannose. Ma il punto vero, profondo e cupo, non è che la Grecia esca dall'€uro o vi permanga, non è lo spread fra i nostri BTP e quelli tedeschi, non è nemmeno il tasso di disoccupazione e il gran numero di suicidi. Il problema vero quello che ha generato in un diabolico effetto domino tutto quello che oggi ci toglie il respiro è che lentamente, in modo indolore (un po' come la storiella della rana nella pentola) ci è stato sottratto tutto ciò che era umano. Tutto ciò che è tuttora umano!
Ci è stata tolta la nostra dignità di persone facendoci credere che si poteva avere e comprare ogni cosa inutile ma che ci avevano fatto desiderare anche senza denaro ma con prestiti, ingannandoci sul fatto che si poteva risolvere tutta la nostra vita partecipando ad un programma tv con la possibilità di vincere un miliardo (sono vecchio, per le cifre grosse ragiono ancora in lire), facendoci credere che una vita senza fatica fosse possibile.
E invece non è così, perché non c'è costruzione senza fatica, ma non c'è lacrima che non sarà asciugata (...beati voi che ora piangete, perché sarete consolati..).
Il crimine di cui siamo vittime è l'aver subito la sottrazione della nostra identità e dignità di persone, di esseri umani.
Ed è questa dignità da recuperare, quest'identità da riprendere. Prima ancora che economica la crisi che viviamo è umana, culturale ed educativa, e prima che più soldi ci urge più umanità vera.
Senza uomini che vivono con coscienza e passione la loro esistenza (e non come ora la loro sopravvivenza) ogni società teoricamente perfetta è destinata comunque al declino, perché non è l'abilità umana ad erigere stabili mura, ma la grazia di Dio, e il protagonista della storia è il mendicante e non il tecnocrate.
Quindi il primo passo è domandare (a Dio con la preghiera e ai "potenti" in ogni lecita maniera) che ci venga ridata l'umanità che ci era stata (anche con il nostro complice assenso) sottratta.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Mi unisco alle tua richiesta/preghiera e chiedo anche una compagnia di amici. Perché anche mendicare, da solo, mi sembra difficile.
RispondiEliminaDaniele
Sono completamente d'accordo con Daniele. La compagnia è anche il metodo usato da Dio verso l'uomo. Dio si è fatto, con Gesù Cristo, compagnia all'uomo a supporto della fragilità di noi uomini. Grazie per il commento. Gianandrea
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