Ecco un nuovo intervento di Don Vincenzo Carone, stavolta sulla confessione:
Spero che tu non sia tra quei cristiani che fanno della confessione una specie autorizzazione a fare peccati; essi vedono nel Sacramento della penitenza dove ricevono il perdono in cambio di qualche preghiera un declassamento della gravità del peccato, se è cosi facile ricevere il perdono deve essere altrettanto facile commettere peccati. Non cadere in questa trappola del demonio, il sacerdote ti dà l´assoluzione sulla base di quello che tu gli dici, se tu dici che sei pentito devi ricevere il perdono, ma se tu sei pentito soltanto a parole Dio non ti perdona il peccato che il confessore ti ha perdonato. Il pentimento non è un sentimento di dolore, è la decisione di non ripetere più quel peccato, è la decisione di cambiare vita. a volte il penitente si vuole veramente impegnare, l´assoluzione che riceve è valida però quando si trova nuovamente in quella occasione non riesce a resistere; questo succede quando non si vive seriamente i misteri della vita cristiana specialmente la preghiera, l´Eucarestia, la devozione mariana, le opere di carità; quando manca l´impegno serio per conquistare le virtù fondamentali della fede, praticamente quando si trascura incoscientemente gli elementi fondamentali della vita di fede, allora satana torna con la tentazione trova quella persona debole nella volontà e impreparata a rifiutare l´attrazione del male. Se tu non nutri bene il tuo corpo non puoi affrontare la fatica del lavoro di tutti i giorni; se tu non nutri il tuo spirito usando bene tutti i mezzi che la Chiesa ha messo a tua disposizione, non puoi lottare contro il demonio con l´arma della fede e della preghiera. Oggi va di moda nella nostra società l´accusa contro la Chiesa che non vuole capire che non deve contrastare quello che tutti gli uomini fanno regolarmente, per es. non vuole riconoscere il matrimonio tra due omosessuali, non vuole concedere il divorzio ecc. la Chiesa si trova nella stessa condizione del sacerdote in confessionale che ti dà una assoluzione che Dio non ti dà, se concede di fare quel matrimonio esso rimane sempre peccato davanti a Dio, la Chiesa non può cambiare le leggi che Dio ha dato a tutti gli uomini, se il confessore dà l´assoluzione o il permesso a un divorziato di prendere la comunione, Dio attribuisce anche a lui questo peccato in più egli commette un peccato di sacrilegio perché amministra il sacramento del perdono invalidamente, cioè l´assoluzione che viene data non è valida. Questo forse è uno dei motivi per cui i sacerdoti non vanno volentieri in confessionale, si trovano di fronte a cristiani che esigono l´assoluzione che non può essere data. I politici che fanno le leggi che rendono lecito quello che Dio ha dichiarato illecito sono guidati personalmente da satana, dice San Agostino, Dio ha dato i limiti delle competenze a tutti quelli che hanno un incarico sia nella Chiesa che nella società, mi spiego meglio, non ha dato a nessuna istituzione civile o religiosa il potere di dire a una donna: se tu vuoi puoi abortire. Lasciamo la politica guardiamo un attimo nelle famiglie: i genitori non solo acconsentono perché i figli vivano in disaccordo con la morale, ma danno loro i mezzi per facilitare quello che essi fanno. Non dobbiamo lamentarci poi se Dio decide di lasciare il demonio libero di flagellare l´umanità.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Questo Sacramento è fondamentale, un gran dono di Dio.
RispondiEliminaAnch'io ho un blog cattolico. Ti lascio un carissimo saluto!