Nell'Udienza ai partecipanti alla 59ª assemblea generale della CEI
CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 28 maggio 2009 (ZENIT.org).- Nell'udienza di questo giovedì ai Vescovi italiani, in occasione della loro Assemblea generale, Benedetto XVI ha sottolineato il compito urgente e fondamentale dell’educazione per la Chiesa e la società.
“C’è bisogno di educatori autorevoli a cui le nuove generazioni possano guardare con fiducia”, ha detto Benedetto XVI, sottolineando che “un vero educatore mette in gioco in primo luogo la sua persona e sa unire autorità ed esemplarità nel compito di educare coloro che gli sono affidati”.
(....)
A questo proposito, il Santo Padre, nel suo discorso ha affermato che quella dell’educazione è “un’esigenza costitutiva e permanente della vita della Chiesa” che oggi tende ad “assumere i tratti dell’urgenza e, perfino, dell’emergenza”.
E’ allora necessario, ha avvertito, riflettere su un progetto educativo “che nasca da una coerente e completa visione dell’uomo” che può “scaturire unicamente” da Gesù Cristo. “In un tempo in cui è forte il fascino di concezioni relativistiche e nichilistiche della vita – ha spiegato – , e la legittimità stessa dell’educazione è posta in discussione, il primo contributo che possiamo offrire è quello di testimoniare la nostra fiducia nella vita e nell’uomo, nella sua ragione e nella sua capacità di amare”.
(...)
Tuttavia, ha precisato il Pontefice, l’educazione non può riguardare solo le nuove generazioni, perché “l’opera formativa, infine, si allarga anche all’età adulta, che non è esclusa da una vera e propria responsabilità di educazione permanente”.
*
Benedetto XVI ha quindi ricordato le drammatiche vicende legate al terremoto che ha scosso l'Abruzzo, che hanno potuto far emergere “quel senso di solidarietà che è profondamente radicato nel cuore di ogni italiano”.
Il Santo Padre ha quindi voluto rinnovare ai Vescovi abruzzesi e, attraverso di loro, alle comunità locali l’assicurazione della sua “costante preghiera” e della “perdurante affettuosa vicinanza”.
A proposito della crisi finanziaria ed economica che ha colpito anche l'Italia, Benedetto XVI ha quindi lodato l’iniziativa promossa dalla CEI, che per domenica 31 maggio ha annunciato una Colletta nazionale il cui ricavato – l'auspicio è di riuscire a raccogliere 30 milioni di euro – alimenterà un fondo di solidarietà denominato “Prestito della Speranza”, destinato a sostenere 30.000 famiglie.
“In un momento di difficoltà, che colpisce in modo particolare quanti hanno perduto il lavoro, ciò diventa un vero atto di culto che nasce dalla carità suscitata dallo Spirito del Risorto nel cuore dei credenti”, ha detto il Papa.
Infine, il Pontefice ha evidenziato l’impegno dei Vescovi italiani nella “promozione di una mentalità a favore della vita in ogni suo aspetto e momento”, lodando in particolare l’appello-manifesto “Liberi per vivere. Amare la vita fino alla fine”, lanciato dall'associazione “Scienza e Vita” e che vede il laicato cattolico impegnato affinché non manchi nel Paese “la coscienza della piena verità sull’uomo”.
CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 28 maggio 2009 (ZENIT.org).- Nell'udienza di questo giovedì ai Vescovi italiani, in occasione della loro Assemblea generale, Benedetto XVI ha sottolineato il compito urgente e fondamentale dell’educazione per la Chiesa e la società.
“C’è bisogno di educatori autorevoli a cui le nuove generazioni possano guardare con fiducia”, ha detto Benedetto XVI, sottolineando che “un vero educatore mette in gioco in primo luogo la sua persona e sa unire autorità ed esemplarità nel compito di educare coloro che gli sono affidati”.
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A questo proposito, il Santo Padre, nel suo discorso ha affermato che quella dell’educazione è “un’esigenza costitutiva e permanente della vita della Chiesa” che oggi tende ad “assumere i tratti dell’urgenza e, perfino, dell’emergenza”.
E’ allora necessario, ha avvertito, riflettere su un progetto educativo “che nasca da una coerente e completa visione dell’uomo” che può “scaturire unicamente” da Gesù Cristo. “In un tempo in cui è forte il fascino di concezioni relativistiche e nichilistiche della vita – ha spiegato – , e la legittimità stessa dell’educazione è posta in discussione, il primo contributo che possiamo offrire è quello di testimoniare la nostra fiducia nella vita e nell’uomo, nella sua ragione e nella sua capacità di amare”.
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Tuttavia, ha precisato il Pontefice, l’educazione non può riguardare solo le nuove generazioni, perché “l’opera formativa, infine, si allarga anche all’età adulta, che non è esclusa da una vera e propria responsabilità di educazione permanente”.
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Benedetto XVI ha quindi ricordato le drammatiche vicende legate al terremoto che ha scosso l'Abruzzo, che hanno potuto far emergere “quel senso di solidarietà che è profondamente radicato nel cuore di ogni italiano”.
Il Santo Padre ha quindi voluto rinnovare ai Vescovi abruzzesi e, attraverso di loro, alle comunità locali l’assicurazione della sua “costante preghiera” e della “perdurante affettuosa vicinanza”.
A proposito della crisi finanziaria ed economica che ha colpito anche l'Italia, Benedetto XVI ha quindi lodato l’iniziativa promossa dalla CEI, che per domenica 31 maggio ha annunciato una Colletta nazionale il cui ricavato – l'auspicio è di riuscire a raccogliere 30 milioni di euro – alimenterà un fondo di solidarietà denominato “Prestito della Speranza”, destinato a sostenere 30.000 famiglie.
“In un momento di difficoltà, che colpisce in modo particolare quanti hanno perduto il lavoro, ciò diventa un vero atto di culto che nasce dalla carità suscitata dallo Spirito del Risorto nel cuore dei credenti”, ha detto il Papa.
Infine, il Pontefice ha evidenziato l’impegno dei Vescovi italiani nella “promozione di una mentalità a favore della vita in ogni suo aspetto e momento”, lodando in particolare l’appello-manifesto “Liberi per vivere. Amare la vita fino alla fine”, lanciato dall'associazione “Scienza e Vita” e che vede il laicato cattolico impegnato affinché non manchi nel Paese “la coscienza della piena verità sull’uomo”.
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..