Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 8 maggio 2009

Omni die

Omni die, dic Mariae / mea laudes anima;
eius festa, eius gesta / cole splendidissima.

Pulchra tota, sine nota / cuiuscumque maculae,
fac me mundum et iucundum /te laudare sedule.

Ut sim castus et modestus, / dulcis, blandus, sobrius,
pius, rectus, circumspectus, / simultatim nescius.

Eruditus et munitus / divinis eloquiis,
timoratus et ornatus / sacris exercitiis.

Virgo sancta, cerne quanta /perferamus iugiter
tentamenta, et sustenta / nos ut stemus fortiter.

Esto tutrix et adiutrix / christiani populi;
pacem praesta, ne molesta / nos perturbent saecula. Amen.

Ogni giorno anima mia canta le lodi di Maria
Venera le sue feste e i suoi misteri splendenti(1)
Tutta bella, senza il segno di una pur minima macchia (2)
fa che anch'io possa lodarti puro e perciò lieto (3)
Fa che sia casto e modesto, dolce, buono, sobrio,(4)
pio, leale, scaltro e semplice ad un tempo (5)
Dalle parole di Dio attinga conoscenza e coraggio
Anche il cuore e l'agire sia pervaso della grazia divina.(6)
Vergine Santa, guarda a quanti pericoli andiamo sempre incontro,(7)
sostienici dunque, affinché stiamo saldi e vigorosi. (8)
Proteggi ed aiuta il popolo cristiano
Ottienici la pace, perché non ci turbino tempi cattivi (9)

(1) Per venerare Maria non basta parlarLe: bisogna ascoltare che cosa Lei ha da dirci. Lo possiamo anzitutto meditando la sua vita (Eius gesta) aiutati dalle feste e dai misteri del Rosario
(2) La prima caratteristica di Maria, concepita Immacolata, è la sua bellezza: è bella quanto lo può essere Donna (pulchra tota), e lo è a motivo del suo non aver mai peccato. Il peccato abbruttisce, Maria è perfettamente bella.
(3) Così anche noi chiediamo di poter essere puliti dalle macchie abbruttenti del peccato, e perciò lieti (di una iucunditas quasi scherzosa, leggera [ludit in orbe terrarum], di contro la pesantezza greve del male [Satana immobile nell'Inferno dantesco])
(4) Casto e modesto: l'uno perché l'altro, preoccupato di piacere a Dio, con cuore indiviso, non inseguendo consenso e potere; e perciò anche dolce, capace di valorizzare tutto il positivo ovunque si trovi, con un pregiudizio semmai positivo sul reale (come negli Apocrifi: "che denti bianchi", quella carcassa di cane), e sobrio (sapendo che il positivo che è dato è già bastante, non ne occorre di più);
(5) pio, cioè religioso, cioè riferente tutto ad Uno, e perciò leale (rectus)
(6) Nella strofa precedente si chiedevano dei frutti morali, qui se ne chiede la radice prima, il radicamento della mente (eruditus) e del cuore (timoratus et ornatus) nel Verbo di Dio. Meditando la Sua Parola (anche tramite la parola autorevole del Carisma) e non stancandosi in ogni giorno, ora, istante e circostanza della vita reale di "esercitarsi" nella Sua sequela.
(7) Dopo aver chiesto di aderire a Dio, fissando lo sguardo su di Lui e la Sua proposta, consideriamo quanto possa ostacolare questo nostro desiderio: il male, che è fuori e quello che è dentro di noi.
(8) In questa strofa l'aiuto è contro il male che insidia la persona dall'interno (la tentazione)
(9) In quest'ultima strofa il male da cui si chiede protezione è quello che minaccia anche esteriormente la comunità credente, il popolo cristiano. È il male del "mondo" come groviglio di realtà umane strutturate che rifiutano Dio. Quel mondo per cui Cristo non ha pregato, e che emerge sempre nella storia ora perseguitando in modo aperto, ora cercando di minare dall'interno la Chiesa (in rapporto a questo, ad esempio, Paolo VI parlava del "fumo di satana").

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