Ma operare per il bene non è una cosa che possiamo fare da soli, come fosse una nostra capacità. E' il lavoro della vita, di tutta la vita che si può compiere solo nell'affidarsi pieno, libero, consapevole e fiducioso a Gesù Cristo tramite la nostra avvocata Maria Santissima.
Gli strumenti di aiuto che abbiamo già avuto modo di citare sono preghiera, meditazione sulla Sacra Scrittura, Digiuno, Confessione, ed Eucarestia. Ma tutto questo non come sforzo, ma come libero gesto di amore a Chi ci ha creati, per primo amati e redenti.
Penso che anche al più distratto dei miei pochi ma affezionati lettori sia evidente che è in corso una battaglia epocale nella nostra società; una battaglia fra chi fa riferimento ad Altro da sè, fra i credenti, e chi ha se stesso come solo referente, coloro che hanno in astio tutto ciò che sa di cristiano.
La posta in gioco è la conservazione delle fede sulla terra. Non sto esagerando, cerco di essere massimamente realista, ma sono ormai troppi i segnali in questo senso.
Per cominciare vorrei invitarvi a consultare un lungo ma interessante articolo di cui mi auguro completiate la lettura.
Il tentativo in atto è di sminuire la fede, di ridurre tutto ad una serie di valori privi di riferimento a Cristo e quindi tristemente vuoti.
La posta in gioco è, come sempre, il salvare la propria anima rimanendo ancorati alla roccia della nostra salvezza.
Credo, insomma, che la lotta sia contro "chi ci è ostile".
Si tratta di non aver la mente "sconvolta" restando saldi al fianco del Re, sapendo che anche la Grande Dama combatte al nostro fianco (un famoso inno orientale dice: "A Te stratega condottiera che mi difendi, io, la tua città, grazie a te riscattata da tremende sventure, o Madre di Dio, dedico questi canti di vittoria in rendimento di grazie. E tu che possiedi l'invincibile potenza, liberami da ogni specie di pericolo, affinché io ti acclami: Gioisci, sposa senza nozze!"). Quale è quindi la strada concreta? Il contrario del delirio gnostico di cambiare la realtà.
La strada è quella indicata dal Santo Padre, che diceva così, nella notte dello scorso Natale: "Soltanto attraverso la conversione dei cuori, soltanto attraverso un cambiamento nell’intimo dell’uomo può essere superata la causa di tutto questo male, può essere vinto il potere del maligno. Solo se cambiano gli uomini, cambia il mondo e, per cambiare, gli uomini hanno bisogno della luce proveniente da Dio, di quella luce che in modo così inaspettato è entrata nella nostra notte."
E poi anche: "Il teologo medioevale Guglielmo di S. Thierry ha detto una volta: Dio – a partire da Adamo – ha visto che la sua grandezza provocava nell’uomo resistenza; che l’uomo si sente limitato nel suo essere se stesso e minacciato nella sua libertà. Pertanto Dio ha scelto una via nuova. È diventato un Bambino. Si è reso dipendente e debole, bisognoso del nostro amore. Ora – ci dice quel Dio che si è fatto Bambino – non potete più aver paura di me, ormai potete soltanto amarmi"
In Lui solo la mia speranza.
Per ora mi fermo qui, ma è un argomento su cui si ritornerà spesso, stante che il pensiero cristiano è minacciato di estinzione.
Caro Andrea,
RispondiEliminale tue riflessioni sono purtroppo vere: oggi sta accadendo la stessa cosa che è accaduta agli inizi del secolo scorso con le idee moderniste che negavano le principali verità della fede cristiana. Oggi si tende a scrivere un quinto Vangelo: quello "secondo me".
Solo attrverso un cambiamento radicale dello stile di vita ci potrà essere una totale apertura del cuore a Dio! In questo giorno,la Madonna,apparendo a Fatima ai tre pastorelli, ha chiesto di pregare per la conversione dei peccatori. Facciamo nostra questa intenzione di preghiera e confidiamo di più nella misericordia di Dio!
Buona giornata!
"Il compito (del cristiano) non è lamentarsi del male del mondo, ma operare per il bene del mondo."
RispondiEliminaCondivido a pieno. Vorrei, tuttavia, sottolinare che, sebbene dobbiamo operare il bene e non lamentarci del male, è tuttavia nostro dovere, denunciare con voce forte il male, affinchè le coscienze si scuotano e le menti riflettano. Al resto, penserà Dio.
Ciò che hai scritto rispecchia la realtà che ci circonda ormai da diverso tempo. Ed in questa realtà,caratterizzata dalla nascita e dalla diffusione di una sorta di un neopaganesimo ateo,che tende ad adorare l'uomo e a fare dell'uomo unicamente un semplice corpo di materia fine a se stessa o una cosa chiamata ad accumulare altra materia,il cristiano deve più che mai portare avanti,in qualsiasi ambito,ciò in cui crede e ciò in cui deve continuare a credere. Ancora una volta, il Vangelo si dimostra sempre attuale. Infatti,in una realtà in cui l'uomo più si conforma al mondo(siamo nel mondo ma non del mondo),tanto più si fa acceso ed evidente quel contrasto tra il mondo e la cultura cristiana. Quanto più si apprezza il mondo,tanto più si disprezza la Verità e tutto ciò che fa riferimento alla sacralità della vita e ai valori veri. Da qui l'importanza dell'unità dei cristiani e il dialogo interreligioso,intrapreso fortemente da Giovanni Paolo II e portato avanti da Benedetto XI...Tutta questa radicalizzazione agnostica o integralismo materialista(che è un qualcosa anche peggiore del semplice materialismo)si concretizza con gli attacchi diventati ormai quotidiani contro il Papa o nella rabbia e nell'offesa,senza precedenti,anche contro chi crede in Dio o semplicemente dice di credere in Dio. La battaglia dunque c'è e comincia proprio in ognuno di noi e la posta in gioco la dignità umana,e dunque la salvezza in quanto l'uomo vero è l'uomo che vive in Dio attraverso Gesù Cristo,che è appunto "vero Dio e vero uomo" e che ci ha detto e continua a dirci ,per restare in tema all'argomento, che "le forze degli inferi non prevarranno"...
RispondiEliminaFa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. E' un proverbio interessante ed anche vero. Infatti spesso il male fa più rumore del bene che il più delle volte passa inosservato. E' anche vero che bisogna sempre pregare per coloro che sono lontani dalla verità...Ciao! A presto!
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