Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

giovedì 14 ottobre 2010

Dalla crisi si esce sostenendo la famiglia (Contributi 386)

ROMA, giovedì, 14 ottobre 2010 (ZENIT.org)
La via per riemergere dalla crisi economica e culturale che sta investendo l'Italia si trova nel sostegno alla famiglia e nell'impegno per il bene comune al di là degli interessi di parte. E' quanto si legge nel messaggio scritto da Benedetto XVI in occasione la 46ma Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre sul tema “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”.

Alla quattro giorni di incontri apertasi questo giovedì pomeriggio partecipano oltre 1200 delegati provenienti da tutte le 227 diocesi italiane: quasi un quarto è formato da giovani, per il resto molti i rappresentanti di associazioni e movimenti laicali, così come i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i diaconi.
Accennado alla crisi finanziaria globale che ha avuto profonde ripercussioni anche nel nostro Paese, aggravando le situazioni di disoccupazione e precarietà tra i giovani – specialmente nelle aree del Mezzogiorno – che non di rado sfociano in "rassegnazione", il Papa ha indicato alcune direttrici per rilanciare uno sviluppo integrale.
Infatti, spiega il Santo Padre, "il problema non è soltanto economico, ma soprattutto culturale e trova riscontro in particolare nella crisi demografica, nella difficoltà a valorizzare appieno il ruolo delle donne, nella fatica di tanti adulti nel concepirsi e porsi come educatori”.
Per questo è necessario che "tutti i soggetti istituzionali e sociali si impegnino nell’assicurare alla famiglia efficaci misure di sostegno, dotandola di risorse adeguate e permettendo una giusta conciliazione con i tempi del lavoro”.
La famiglia, aggiunge ancora, non solo è il "cuore della vita affettiva e relazionale" ma anche il "luogo che più e meglio di tutti gli altri assicura aiuto, cura, solidarietà, capacità di trasmissione del patrimonio valoriale alle nuove generazioni”.
Il Papa accena poi al fenomeno migratorio e alla ricchezza che esso può apportare, ed incoraggia a individuare, “nel pieno rispetto della legalità, i termini dell’integrazione” e a "fare tutto il possibile per debellare quelle situazioni di ingiustizia, di miseria e di conflitto che costringono tanti uomini a intraprendere la via dell’esodo".
Sfuggendo all'illusione di "delegare la ricerca di soluzioni soltanto alle pubbliche autorità", il Papa invita "a uscire dalla ricerca del proprio interesse esclusivo, per perseguire insieme il bene del Paese e dell’intera famiglia umana".
Per questo torna a rinnovare il suo appello "perché sorga una nuova generazione di cattolici, persone interiormente rinnovate che si impegnino nell’attività politica senza complessi d’inferiorità".
"Tale presenza, certamente, non s’improvvisa - sottolinea Benedetto XVI -; rimane, piuttosto, l’obiettivo a cui deve tendere un cammino di formazione intellettuale e morale che, partendo dalle grandi verità intorno a Dio, all’uomo e al mondo, offra criteri di giudizio e principi etici per interpretare il bene di tutti e di ciascuno".
Da qui, quindi, l'impegno della Chiesa in Italia "nella formazione di coscienze cristiane mature, cioè aliene dall’egoismo, dalla cupidigia dei beni e dalla bramosia di carriera e, invece, coerenti con la fede professata, conoscitrici delle dinamiche culturali e sociali di questo tempo e capaci di assumere responsabilità pubbliche con competenza professionale e spirito di servizio".
“Alla vigilia del 150° anniversario dell’Unità nazionale - conclude -, da Reggio Calabria possa emergere un comune sentire, frutto di un’interpretazione credente della situazione del Paese; una saggezza propositiva, che sia il risultato di un discernimento culturale ed etico, condizione costitutiva delle scelte politiche ed economiche".
In un messaggio al Cardinale Angelo Bagnasco in occasione dell'apertura dei lavori, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha lodato l'impegno e la vocazione della Chiesa cattolica "per il progresso civile, economico e sociale dell’Italia, la cui identità culturale è permeata dai valori cristiani".
La sua "agenda" di speranza, ha continuato, "testimonia anche che la nostra società è tutt’ora ricca di uomini animati da quella che Lei stesso ha definito 'energia morale', capaci di guardare con fiducia e concretezza al futuro, affrontando con senso di appartenenza i problemi di pressante attualità".
----

3 commenti:

  1. ANCHE LA CHIESA POTREBBE ANZI DOVRBBE SOSTENERE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA.SAPPIAMO TT CHE LA CITTA DEL VATICANO é RICCA..DEL RESTO GIOVANNI PAOLO | VOLEVA MODIFICARE ALCUNE COSE.PURTROPPO IL SUO PONTIFICATO COME SAPPIAMO é DURATO APPENA 33 GIORNI.

    RispondiElimina
  2. pregiamo per benedicto xvI il sarcedote tutti il mondo dio mio pace bene di gesu ana maria di argentina

    RispondiElimina
  3. Premesso che non sono particolarmente informato sull'argomento, ma credo proprio che la Chiesa e varie associazioni ad essa collegabili si stia muovendo a favore della famiglia, molto più di organi statali. Tutto è comunque migliorabile. Mi unisco alle preghiere della nostra amica argentina a favore del Papa e dei sacerdoti. Nessuno più di loro ha bisogno di preghiere.
    Un caro saluto e grazie per la preziosa presenza di tutti voi.
    Gianandrea

    RispondiElimina

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)