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S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

sabato 30 ottobre 2010

La festa delle Tenebre: ebetismo consumistico (Contributi 393)

Un articolo di Gianfranco Amato da Cultura Cattolica per aiutarci a comprendere meglio il problema di halloween, che molti, troppi andranno a celebrare fra poche ore..

Si avvicina la notte del 31 ottobre con il consueto armamentario di zucche, candele e macabre mascherate. Si tratta della festa pagana e satanica di Halloween, spacciata per innocua carnevalata ed innocente divertimento per piccini.
La politically correctness britannica ha avuto modo di occuparsi anche di questa festa, accomunando guardie e ladri. Da tempo, infatti, ai detenuti pagani, satanisti e “Devil worshippers” (adoratori del diavolo), non solo è riconosciuto un giorno di riposo settimanale per motivi religiosi (il giovedì, poiché il venerdì, il sabato e la domenica, sono rispettivamente riservati a musulmani, ebrei e cristiani), ma è pure consentito di celebrare la festività di Halloween.
Non si tratta di semplice riposo, o di una gaia arlecchinata, bensì di una celebrazione vera e propria con tanto di riti e oggetti sacri: pietre runiche, mantelli, e bastoni flessibili (per motivi di sicurezza). Le disposizioni in favore delle centinaia di detenuti pagani e satanisti rinchiusi nelle carceri britanniche sono state emanate da Gareth Hadley, Direttore del personale penitenziario nazionale, sul presupposto politicamente corretto dell’assoluta eguaglianza tra paganesimo, satanismo e qualunque altro credo religioso.
Dall’altra parte della barricata, per quanto riguarda i poliziotti, lo scorso 10 maggio il Ministero britannico degli Interni ha ufficialmente riconosciuto la Pagan Police Association, un’organizzazione di poliziotti pagani (più di 500 tra agenti ed ufficiali di polizia, compresi druidi, streghe e sciamani), autorizzando i membri ad assentarsi dal servizio in occasione delle relative feste religiose, tra cui primeggia proprio Halloween.
Andy Pardy, capo della polizia di Hemel Hempstead nell’Hertfordshire, che è cofondatore della Pagan Police Association e adoratore delle antiche divinità vichinghe, tra cui il dio Thor dal martello distruttore e Odino dall’occhio ciclopico, ha dato l’annuncio ufficiale del riconoscimento da parte del Ministero degli Interni, precisando che «gli agenti di polizia ora possono finalmente celebrare le proprie festività religiose e lavorare in altre giornate, come il Natale, che per essi appaiono assolutamente insignificanti».
Halloween, in realtà, è tutt’altro che un’innocua festicciola per bambini. Profondamente radicata nel paganesimo e nel satanismo, continua ad essere una pericolosa forma di idolatria demoniaca.

Trae origine da un’antichissima celebrazione celtica diffusa nelle isole britanniche e nel nord della Francia, con cui i pagani adoravano una delle loro divinità, chiamata Samhain, Signore della morte. Era considerata una delle feste più importanti, e dava inizio al capodanno celtico. La notte del 31 ottobre in onore del sanguinario dio della morte, veniva realizzato, sopra un’altura, un enorme falò utilizzando rami di quercia, albero ritenuto sacro, sul quale venivano bruciati sacrifici costituiti da cibo, animali e persino esseri umani.
Di quest’ultima crudele e sanguinaria usanza ne dà testimonianza lo stesso Giulio Cesare nel suo De Bello Gallico (libro VI, 16), così come Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (XXX, 13), in cui parla di «riti mostruosi», e Tacito nei suoi Annales (XIV, 30), che definisce i sacrifici umani praticati dai druidi come «culti barbarici».
I Celti ritenevano che Samhain, in risposta alle offerte di tali olocausti, autorizzasse le anime dei morti a ritornare alle proprie case in quel giorno di festa. Per questo motivo i pagani nordici ritenevano che fredde e oscure creature riempissero la notte vagando e mendicando tra i vivi. E’ da tale credenza, peraltro, che deriva l’uso odierno di girovagare nel buio, la notte di Halloween, vestiti in costumi che imitano fantasmi, streghe, elfi, e creature demoniache.
Anche la celebre espressione “trick or treat”, tradotta con l’innocente “scherzetto o dolcetto”, è parte dell’antico cerimoniale pagano. Venivano chieste offerte (“treat”) sotto la minaccia dell’ira di Samhain, e della sua maledizione divina (“trick”), in caso di rifiuto. «Offrite sacrifici a Samhain, o subirete i suoi castighi», questo si continua inconsciamente a chiedere, oggi, con l’apparentemente scherzoso “trick or treat”.
L’usanza di chiedere offerte al dio della morte diventava, in passato, anche un metodo per identificare i cristiani che si rifiutavano di onorare la divinità pagana, e che per questo subivano, a volte, odiose ritorsioni.
Per comprendere quanto la Chiesa, fin dall’inizio dell’evangelizzazione dei popoli celti, fosse preoccupata di quella pericolosa “solennità” pagana, basta considerare che la Festa di Ognissanti fu spostata, in Occidente, al primo novembre, con tanto di vigilia la notte precedente, proprio per contrastare il culto satanico di Samhain.
La cristianità conobbe, infatti, le prime forme di commemorazioni dei Santi già a partire dal IV secolo, in particolare nel giorno della Domenica successiva alla Pentecoste, usanza conservata fino ad oggi dalla Chiesa Ortodossa d’Oriente.
Nell’Occidente, come si è detto, la data fu spostata al primo novembre per farla coincidere con la celebrazione in onore del dio celtico della morte, a seguito delle pressanti richieste che provenivano dal mondo monastico irlandese.
La prima traccia di questa posticipazione è rinvenibile in un atto di Papa Gregorio III (731-741), che fissava appunto nel 1° novembre l’anniversario della consacrazione di una cappella in San Pietro dedicata alle reliquie «dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo».
Fu il successore Gregorio IV ad estendere e rendere obbligatoria la data della celebrazione a tutta la cristianità. In Francia, in particolare, ciò avvenne grazie ad un decreto di Luigi il Pio, emanato nell’ 835, «su istanza di Papa Gregorio IV, con il consenso di tutti i vescovi».
Nella Britannia del VIII-IX secolo, quindi, il giorno dedicato dai pagani al dio della morte, era per i cristiani occasione per onorare i Santi, partecipando alla veglia di preghiera la sera del 31 ottobre, ed alla Santa Messa il giorno successivo.
E’ da qui che deriva il termine Halloween. L’etimo si radica, infatti, nell’antica espressione inglese Hallow E’en, ovvero notte di commemorazione di tutti coloro che sono stati “hallowed”, santificati. I pochi che rimasero ancorati alle tradizioni pagane reagirono al tentativo della Chiesa di soppiantare la celebrazione in onore di Samhain, mantenendone il culto e cercando di incrementarlo. Nell’alto medioevo la notte di Halloween divenne simbolicamente la festa principale della stregoneria e del mondo occulto. In quel contesto avvenivano, tra l’altro, forme particolari di sacrilegio nei confronti di oggetti sacri, e l’utilizzo degli scheletri (oggi rappresentati da maschere) costituiva una forma di dileggio delle Sacre Reliquie.
Per il moderno satanismo, Halloween continua ad essere una festa privilegiata. E’ uno dei quattro sabba delle streghe, delle quattro grandi “solennità” coincidenti con alcune delle principali festività pagane e dell’antica stregoneria.
La prima e più importante è, appunto, quella di Halloween, considerata il Capodanno magico. La seconda “solennità” è quella di Candlemass, che si celebra la notte tra il 1° e il 2 febbraio ed è considerata la Primavera magica (per i cristiani è la ricorrenza della Presentazione del Bambino Gesù al tempio, chiamata anche popolarmente “Festa della Candelora”). La terza “solennità” è quella di Beltane, che si festeggia nella notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio, chiamata anche la notte di Valpurga, e segna l’inizio dell’Estate magica. La quarta “solennità” è quella di San Giovanni Battista, che si svolge la notte tra il 23 e 24 giugno, ed è particolarmente attesa per mettere in atto malefici di malattia e di morte. Com’è facile notare sono tutte celebrazioni notturne che si svolgono nel buio e nell’oscurità, a conferma della definizione evangelica di Satana come Principe delle Tenebre, e dei suoi seguaci come Figli delle Tenebre.
Da un punto di vista cristiano, la partecipazione a tali pratiche, a qualunque livello (anche quello apparentemente inoffensivo di una banale festa), deve considerarsi una pericolosa forma d’idolatria. Come deve considerarsi una forma pagana di superstizione quella di illuminare una zucca vuota fuori dalla porta per scacciare demoni e fantasmi.
Sorprende la sottovalutazione fatta oggi anche da molti credenti – a volte preda di una forma di ebetismo consumistico – circa l’origine ed il significato della festa pagana e satanica di Halloween. Ma non sorprende che dalla Chiesa continuino a levarsi voci rivolte ad ammonire e mettere in guardia circa i rischi dell’inganno demoniaco che tale ricorrenza nasconde.
Mi ha particolarmente colpito, l’anno scorso, l’iniziativa di una marcia proprio contro i festeggiamenti di Halloween svoltasi a Massa Carrara e promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata dal compianto don Oreste Benzi, iniziativa cui non ha fatto mancare propria fattiva partecipazione l’allora vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, monsignor Eugenio Binini.
La comunità di don Benzi, in quell’occasione, non ha usato mezze parole per denunciare i pericoli della cosiddetta notte delle streghe: «Il fenomeno che viene esaltato il 31 ottobre è un grande rituale satanico. Facciamo appello al mondo cattolico perché non promuova in nessun modo questa ricorrenza che inneggia al macabro e all’orrore. Sappiano tutti i genitori e tutti coloro che credono nei valori della vita, che la festa di Halloween è l’adorazione di Satana che avviene anche in modo subdolo attraverso la parvenza di feste e di giochi per giovani e bambini.
Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare, in alcune sette, in sacrifici rituali, rapimenti e violenze.
Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell’anno e in queste notti si moltiplicano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l’avvio allo spiritismo e stregoneria.
Attenzione agli educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati».
Sempre a proposito di Halloween, monsignor Girolamo Grillo, Vescovo emerito di Civitavecchia-Tarquinia, ha ricordato che «si tratta di una consuetudine nettamente pagana», e che «naturalmente un vero cristiano non potrà mai dare il suo assenso a tutto questo, soprattutto per il fatto che di carnevalate oscene ve ne sono a iosa, cui vanno aggiunte le veglie sataniche mascherate proposte da alcuni gruppi, purtroppo abbastanza diffusi anche nei nostri ambienti».
Quest’ultimo punto dell’osservazione di mons. Grillo merita di essere sottolineato, poiché non sono infrequenti – ahimè – le occasioni in cui si ha modo di verificarne la fondatezza.
E’ accaduto anche a me quando ho appreso del caso di un giovane sacerdote, coadiutore di un anziano parroco, che aveva autorizzato l’uso della sala oratoriale per la celebrazione della festa di Halloween. Con tanto di locandine e volantini. Alle legittime recriminazioni di un genitore, il giovane coadiutore, infastidito per l’osservazione, ha tenuto a precisare che la magia esiste solo nel mondo della fantasia dei bimbi, che i ragazzi cattolici non debbono isolarsi ma condividere le occasioni di divertimento con i loro coetanei, che la Chiesa, in passato, ha già sbagliato dando la caccia a streghe inesistenti, e che la concezione antropomorfa del demonio appartiene alla tradizione preconciliare.
Sappiamo già che da alcuni giovani (e inesperti) preti non si può pretendere più di tanto.
Ma credo si possa almeno esigere che conoscano un pochino le Sacre Scritture.
Se quel neosacerdote avesse dato una ripassatina alla Bibbia, avrebbe avuto modo di leggere
che non è opportuno per i cristiani frequentare i pagani e assistere ai loro riti, poiché non può esservi unione tra la luce e le tenebre (2 Corinzi, 6,14),
che i libri di arti occulte vanno bruciati (Atti, 19,19),
che non si deve partecipare alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannarle apertamente (Efesini, 5,11-12),
che idolatria e stregoneria sono opere della carne (Galati, 5,20),
che bisogna separarsi da «chi esercita la divinazione, il sortilegio, l’augurio o la magia; da chi fa incantesimi, da chi consulta gli spiriti o gli indovini, e da chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore» (Deut. 18, 10-12).
Più chiaro di così.
---

9 commenti:

  1. grazie molto bellissimo grazie pace bene di dio mio

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  2. Ciò che mi fà più arrabbiare è che sono le stesse persone che si ritengono cattoliche,che partecipano ogni domenica alla S.Messa,a sottovalutare il significato di quest'orribile festa.Per giustificare i propri nipoti e i figli,fanno passare per innocente ciò chè è macabro e morte,e che glielo spieghi fanno finta di non capire!Essere cristiani non vuol dire partecipare ogni domenica alla S.Messa ma mettere in pratica la parola del Signore.Ma quando ci togliamo le bende davanti agli occhi? Più andiamo avanti e più sprofondiamo nell'abisso!Poi ci meravigliamo quando i telegiornali ci danno notizie di omicidi.Sono stanca di vedere gente che si ritiene cattolic ma non capisce dove sia la verità.Il Signore è via, verità e vita ed è la nostra luce.Buona Domenica nella luce, nella gioia e nell'amore di Cristo!

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  3. io personalmente non ho festeggiato halloween,ma alla mia bambina l'ho fatta festeggiare,perche' sembrava una festa innocente.....ma quest'anno ho aperto gli occhi ho letto molti link sul significato di halloween,ho spiegato alla mia bambina a modo loro che non possiamo festeggiarla perche' noi amiamo GESU',sembra di aver capito pero' quando e' la scuola a festeggiarlo,noi genitori non abbiamo fatto niente

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  4. E proprio il caso di dire cristiani aprite gli occhi!!!!svegliatevi!!non e una festa innocente come tutti pensano e non puo, come dettagliatamente ci spiega l articolo essere accomunata al pensiero alla certezza alla convinzione di quello in cui crediamo cioe Gesu...certo i bambini sono felici perche vedono le maschere che sfoggiano cosi numerose nei nrgozi delle nostre citta che in questo poeriodo fanno affari d oro...prendiamo le distanze da questo culto pagano, ma adoriamo invece tutti i Santi ai quali invochiamo la nostra protezione, e preghiamo per i nostri cari defunti che da lassu ci guardano...

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  5. bellissimo blog, spiega benissimo molte cose che anche se amiamo Dio non sapevamo come la festa di halloween, perciò continuiamo cosi, facciamoci da parte rimanendo nella luce, quella straordinaria luce che il Signore ci manda lungo il cammino....la benedizione di Dio scenda su di noi e ci protegga sempre.....Amen

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  6. Le zucche vuote non mi son mai piaciute. Figuriamoci se poi fanno loro una festa... ;-)

    Il colmo è che festeggiano zucche vuote anche a scuola. Ma forse sono il vero simbolo di tanti studenti, oggi :-)

    Ciao!

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  7. Grazie di cuore per aver inserito in rete questo messaggio chiarificatore. Troppo spesso noi genitori lasciamo che i nostri figli ci convincano circa l’innocenza di certi costumi moderni ai quali vogliono aderire.
    Purtroppo anche la scuola, a partire da quella dell’infanzia, invita a celebrare questa festa come un normale giorno per potersi divertire. Questo è un atteggiamento superficiale che noi adulti usiamo per riempire ulteriormente il tempo dei nostri figli. Sarebbe ora che sia noi genitori che gli insegnanti ci facessimo serie domande su cosa proponiamo ai nostri giovani che altrimenti subiscono i nostri ebetismi.
    Io sono una mamma e questa sera non accompagnerò mio figlio alla festa di Halloween alla quale era stato invitato a partecipare, con la speranza che, quando sarà più grande capirà fino in fondo il motivo del rifiuto dei suoi genitori e lui stesso, aiutato dalla Santa Sapienza possa scegliere di festeggiare questo giorno esclusivamente come la festa di tutti i Santi e insieme a loro celebrare nostro Signore Gesù.
    Maria

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  8. Cristiani, aprite gli occhi! non siate come i talebani che vedono il male nelle feste, nei giochi, nella danza, nella bellezza! Sinceramente attribuire valenze demoniache a una festa, che si svolge allegramente, come un carnevale,che ha perso l'origine stregonesca, mi sembra eccessivo. Vogliamo gioire onestamente con gli "infedeli" o arroccarci nella torre d'avorio dei "valori non negoziabili"? Se davvero siete così "talebani",non meravigliatevi dei musulmani integralisti. Io preferisco escludere dalla mia vita gli aspetti negativi della modernità, come la mercificazione del corpo, le banche che sovvenzionano le fabbriche di armi ecc.

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  9. Non condivido nulla di quanto detto dall'anonimo commentatore che mi ha preceduto, ma sono comunque lieto abbia scelto questo spazio per esprimere la sua opinione. Opinione che rispetto pur, come detto, non condividendola. Se il nostro amico (o amica, non so) avesse letto l'articolo forse scriverebbe diversamente.
    Non è questione di essere talebani (ruolo che lasciamo volentieri ad altre religioni) ma di affermare ciò in cui crediamo e difenderlo da ogni tipo di attacchi. Quanto a "gioire onestamente con gli infedeli", come ci ricorda l'articolo "non è opportuno per i cristiani frequentare i pagani e assistere ai loro riti, poiché non può esservi unione tra la luce e le tenebre" (2 Corinzi, 6,14).
    E' in atto un attacco frontale alla fede e questo da vari fronti. Negarlo è mancanza di realismo, segnalarlo è amore all'altro, è metterlo in condizioni di decidere meglio se rendersi complice di qualcosa che è apertamente nemico della fede che diciamo professare oppure astenersi da ciò.
    Il nostro amico (o amica non so) è di quelli cui si è riusciti a far credere che halloween, in fondo, è solo una carnevalata innocente, e per contro a farlo cadere nel moralismo di biasimare i cattivi (che sono sempre gli altri e mai noi) chge mercificano il corpo o sovvenzionano il mercato di armi.
    Queste ultime sono cose senz'altro da biasimare ma se non si arriva ad ammettere che il male è anche in noi e che solo Cristo ci può liberare (anzi ci ha già liberato) da esso, non siamo diversi dal fariseo che pregando elogia se stesso biasimando gli altri.
    Che halloween non sia così innocente come voglia sembrare ma sia anzi uno dei tanti cavalli di troia per scardinare la fede del popolo è cosa talmente evidente da non dover essere dimostrata.
    Ciò detto il nostro amico (o amica non so) resta comunque libero di ritenerla un divertente gioco da fare in compagnia degli infedeli per non sembrare troppo arroccati. Quando (e se) si accorgerà di aver sbagliato nella Chiesa troverà sempre accoglienza.

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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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