Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

sabato 23 ottobre 2010

Ogni volta (Post 111)

Vorrei partire per questa breve riflessione da un brano del Vangelo di Matteo (25,35-36):
In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l`avete fatto a me. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Questa frase è molto nota a tutti noi, ma devo constatare con rammarico, anche molto ignorata. Di recente ho avuto alcuni problemi di ordine finanziario (che non ho ancora risolto) e avevo scritto a 60 sacerdoti con cui sono "amico" vi Facebook se potevano fare qualcosa per aiutarmi. Nessuno di loro mi ha risposto, fosse anche per dire che non poteva fare nulla.
Non ne faccio un caso personale e capisco anche che FB è un mezzo che poco si adatta alla solidarietà, ma la considerazione che mi nasce è vedere come spesso (e io non sono esente da quanto sto per dire) si è molto bravi a parlare di carità, amore fraterno e aiuto ai più deboli, ma quando si tratta di passare dalle parole ai fatti si diventa ancora più bravi a mettere in campo scuse per non fare nulla.
Credo che occorra un forte cambiamento nel nostro sguardo per poter vedere nell'altro, l'amico, il vicino, lo sconosciuto, non un inopportuno seccatore ma la persona di Cristo che ci chiede aiuto. Aiuto che può essere sia economico che anche solo di comprensione, di ascolto, di affetto.
Spesso sappiamo descrivere con grande e commovente precisione la carità ma non siamo altrettanto capaci di incarnarla.
E quindi rischiamo di essere fra coloro che, continuando la citazione del Vangelo, si sentiranno dire nel giorno del giudizio "in verità non vi conosco, non so di dove voi siate.."
Cosa, credo, tremenda.
Occorre quindi che il nostro cuore prenda la mossa per convertirsi, che la nostra preghiera sia sincera e umile e che ci sia dentro di noi molto più spazio per l'umiltà che per l'autostima.
Abbiamo molti esempi di santi in tal senso e soprattutto abbiamo Maria SS che ci guida sulla via dell'umiltà e dell'affidarci a Dio.
Ogni volta che qualcuno ci chiede qualcosa, qualunque cosa, prima di chiuderci in difesa del nostro piccolo mondo personale, invochiamo lo Spirito Santo che ci faccia vedere nella persona che abbiamo di fronte, non un colpevole di "lesa maestà" nei nostri confronti, ma la carità di Gesù che ci invita a rinunciare a un po' di noi stessi a favore degli altri.
Tutto questo, come ho detto, si rivolge in primo luogo a me stesso che non sono in nulla diverso o migliore da coloro il cui aiuto ho cercato.
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2 commenti:

  1. Hai proprio ragione! A me dispiace non poterti aiutare economicamente perché anch' io ho i miei guai... (Intendo dire: che te ne fai di 20 Euro?!)
    I parroci avrebbero potuto fare una colletta in chiesa e i soldi presi un pò là un pò qua sarebbero arrivati (almeno una parte).
    SG

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  2. Sacrosante parole! Le applico anche a me stesso. Intanto i poveri non cessano di essere in mezzo a noi, soli e abbandonati con il loro carico enorme di bisogni, accusatori silenziosi ma implacabili delle nostre viltà. Forse proprio questo intendeva dire Gesù con quel Suo: "i poveri li avrete sempre con voi".

    RispondiElimina

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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