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Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

giovedì 12 luglio 2012

Compiacenza di Dio nel creare Maria (Contributi 679)

Comincia con questo post una serie di articoli di Padre Giulio Maria Scozzaro su Maria Ss. 

Dio per formare Maria, raccolse il meglio che si trova negli Angeli, nei Santi e nel creato adornandoLa di ciò che mai occhio vide e mai orecchio udì. 
Mirabile Creatura è Maria, in cui la Grazia in Lei è andata sempre crescendo dall'Immacolata Concezione all'Incarnazione, dai nove mesi di gestazione Divina alla Gloriosa Assunzione. Bellissima Maria, in cui la Santissima Trinità pose gli splendori della Bellezza Divina per attrarre i cuori di tutti i redenti. 
Se Dio ha arricchito come più non poteva di ineffabile Grazia Maria, Ella però, ha corrisposto alle Grazie in modo adeguato. La somma generosità di Maria è inenarrabile, in quanto Ella ricambiò quanto Dio aveva operato in Lei. Sant’Ireneo dice che “Maria obbedendo, divenne causa di salvezza per Sé e per tutto il genere umano”. 
Seguendo una pia Tradizione, si conoscono diversi episodi della vita di Maria Santissima. Nata dai Santi genitori Gioacchino ed Anna, l'Altissima Bambina lasciava tutti meravigliati per la sua ineffabile bellezza e la sua Grazia. Concepita senza macchia del peccato originale, il suo splendore fisico e spirituale incantava tutta Nazareth. Chi La guardava rimaneva incantato e senza parole ma ricolmo di gaudio, perché la Bambina era già la Piena di Grazia. Sant'Anna era stata ricolmata e adornata di grandi qualità per accudire la Bambina con riguardi dovuti alla futura Madre del Re Universale. Sostiene Riccardo di San Vittore, che “i Serafini e i Cherubini potevano scendere dal Cielo per imparare l'amor di Dio nel Cuore di quest'umile Bambina”. 
Maria era ricolma di una immensa Grazia, e questa sua santità emanava dal suo Corpo uno splendore tanto indefinibile, che suscitava amore in coloro che solo La guardavano. Guardare Maria significava innalzare la mente alle realtà del Cielo per cercare le cose di lassù. 
A tre anni, avendo avuto prestissimo l'uso della ragione, la piccola Maria consacrò la sua Verginità a Dio. Per ben undici anni visse nel Tempio, come una Colomba in un nido d'amore, dato che Lei era il Talamo del Signore. A quattordici anni, uscì dal Tempio di Gerusalemme ed essendo orfana, saputo la Volontà di Dio che doveva sposarsi, si lasciò consigliare dal Santo Simeone, e il bastone dell'umilissimo Giuseppe fiorì, come segno che era scelto quale casto Sposo della Sposa dello Spirito Santo. Andati a vivere a Nazareth, poco tempo dopo, un Angelo apparve a Maria per comunicare l'Incarnazione di Dio. Maria non si sorprese perché era abituata a vedere gli Angeli, ma questo splendeva particolarmente, in quanto portava il messaggio di Dio. “Per riverenza, l'Angelo tace il Nome di Maria”, dice San Lorenzo da Brindisi. Piena di Grazia e non Maria, La chiamò l’Arcangelo Gabriele, venuto dal Cielo a Lei per chiederLe il permesso da parte di Dio, di fare Incarnare in Lei, il Figlio di Dio che esisteva da sempre insieme al Padre: Il Verbo eterno. Maria si turbò, perché era umilissima e temeva di perdere la Verginità. 
San Bernardo sussurra: “Hai sentito, o Vergine, che partorirai un Figlio... per opera dello Spirito Santo? L’Angelo aspetta la tua risposta. Anche noi siamo in attesa. Se Tu acconsenti saremo liberati. Te lo chiedono supplichevoli Adamo, Davide e gli altri Santi Padri. Tutto il mondo, prostrato ai tuoi piedi, attende il tuo consenso. Dalla tua bocca dipende la consolazione dei miseri, la salvezza di tutti i figli di Adamo. Rispondi in fretta, o Vergine, pronunzia le parole che la terra e il Cielo attendono. Il desiderato da tutte le genti batte alla porta. Alzati, corri, apri!”. 
“Dio si fa Uomo, l’uomo diventa Dio -dice Cornelio A Lapide-; il Cielo si abbassa, la terra s’innalza; Dio ha una Madre, una Vergine ha Dio per Figlio; gli Angeli stupiscono, la terra esulta, freme l’inferno. Tutto è salvo... Un Fiat di Dio crea il mondo; un Fiat di Adamo lo perde; un Fiat di Maria permette l’Incarnazione del Verbo Eterno e salva l’universo”. “O Maria, il Figlio di Dio aspettava alla porta della tua Volontà che Tu gli aprissi -dice Santa Caterina da Siena-. Bussava alla tua porta il Dio Eterno; ma se Tu non avessi aperto, Dio non si sarebbe Incarnato in Te”. San Bernardino da Siena sostiene che “col suo «Sì», la Vergine meritò il primato su tutte le cose, il dominio sull'universo, lo scettro “un Regno eterno”. 
Gibieuf osserva: “L’Arcangelo Gabriele non scende a Roma la trionfale, ad Atene la saggia, a Babilonia l’orgogliosa. No, Egli va in un angolo della Galilea, in un villaggio sconosciuto, a Nazareth. Qui trova una casetta che ospita il Tesoro del Cielo e della terra, il segreto Amore dell’Eterno Padre: una Vergine. Il suo nome è Maria: Ella è un abisso di Grazie, un oceano di grandezze, un mondo di meraviglie”.
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