Un piccolo pensiero:
la società odierna, il cosiddetto mondo civilizzato, vive una profonda crisi, e questo è evidente per tutti. La crisi che si manifesta in modo economico (= non ci sono più soldi) in realtà non è economica ma culturale e morale.
Nasce dall'aver scambiato un mezzo quale è il denaro, per un fine.
Ma mi spiego meglio: il denaro, la ricchezza, il possesso, non sono nè possono essere il traguardo definitivo della nostra esistenza, cioè un fine. Non possono esserlo perchè sono per loro natura intrinseca provvisori (oggi ci sono, domani...), perchè non danno stabilità o serenità (più o più voglio avere) e anche perchè tutto quello che di materiale viene accumulato in vita (non approfondiamo come) andrà completamente abbandonato al momento della morte.
E, come dice la parabola evangelica, "di tutto quello che hai accumulato che ne sarà?"
Quindi l'orizzonte del nostro agire non può essere accumulo di cose materiali ma spirituali.
Dio non sarà interessato tanto a sapere quanti euro c'erano nel nostro conto corrente, ma con quale amore li abbiamo utilizzati per il bene nostro e dei nostri fratelli. Il denaro, la ricchezza, quanto abbiamo è solo un mezzo di cui servirsi per conseguire il vero fine dell'esistenza: il collaborare al disegno di Dio, la diffusione del Regno di Dio sulla terra.
Ogni ritenere che la ricchezza (in tutte le sue forma) sia il solo fine e non un semplice mezzo crea disastri e disumanità come ora abbiamo chiaramente di fronte ai nostri occhi.
---------------
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Nessun commento:
Posta un commento
Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..