In occasione della festa di San Benedetto, patrono di Europa, dodici suore francescane dell’Immacolata hanno emesso la professione perpetua dei voti nella chiesa di San Francesco di Sassoferrato (AN).
Erano decenni che non veniva più celebrato un evento del genere in quella chiesa la cui tradizione vuole che la fondazione si debba proprio a San Francesco d’Assisi nel 1225.
Queste dodici religiose rappresentano il volto giovane e cosmopolita della chiesa nel cui volto si rispecchia quello di Cristo e di Colei “la cui faccia a Cristo più si somiglia” (Dante, Par. XXXII). Esse provengono da vari paesi e continenti: Italia, Filippine, Brasile, Benin, Ciad, Nigeria.
Sull’esempio di Santa Chiara, di Santa Veronica Giuliani e di tutte le altre figure eminenti della santità francescana al femminile, hanno chiesto alla Chiesa di vivere una scelta d’immolazione e povertà al servizio dell’umanità. In una società che vive nell’edonismo, ma anche in un momento storico nel quale si ha paura ed incertezza verso il futuro materiale, il loro messaggio è provocatorio: umanamente straziante, ma soprannaturalmente sublime.
P. Stefano M. Manelli, loro fondatore, che ha ricevuto i voti a nome della Chiesa, nella sua omelia ha ricordato come la crocifissione di Cristo è rinnovata nei frutti, grazie alle anime che s’impegnano nel camino di santificazione. Questo fu il caso di S. Pio da Pietrelcina, lo stimmatizzato del Gargano e di S. Massimiliano M. Kolbe, martire della fede e della carità nel campo di concentramento di Auschwitz, santi ai quali quest’Istituto s’ispira.
P. Stefano M. Manelli |
Coraggioso infine il richiamo, sempre nel discorso omiletico, sul rapporto speculare dell’andamento del mondo e della Chiesa con la qualità di vita spirituale delle anime consacrate, la loro intensità di pregare e riparare per i peccati del mondo, e la dedizione alle varie attività di apostolato.
Le Suore Francescane dell’Immacolata sono un istituto religiosa di diritto pontificio, hanno celebrato il loro Capitolo Generale durante la novena della scorsa solennità di Pentecoste che ha riconfermato come Superiora Generale, madre Maria Michela Cozzolino. L’Istituto è presente nei cinque continenti, dispone anche di un ramo esclusivamente contemplativo e si dedica all’apostolato dei media e nelle missioni all’attività sociale con la gestione delle “Case della Carità” per i bambini più poveri e abbandonati nei paesi in via di sviluppo dell’America Latina e dell’Africa.
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