Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 17 novembre 2010

Imbellettatori del crimine (Interventi 48)

Da un blog amico traggo questo testo di Olavo de Carvalho che propongo per la vostra riflessione:

Lenin diceva che quando riesci a togliere all’avversario la volontà di lottare, hai già vinto lo scontro. Ma, nelle moderne condizioni di “guerra asimmetrica”, controllare l’opinione pubblica è diventato ancora più decisivo che vincere in campo militare. La regola leninista si converte quindi in modo automatico nella tecnica della “spirale del silenzio”: si tratta di estinguere, nell’anima del nemico, non solo la sua disposizione guerriera, ma perfino la sua volontà di argomentare in propria difesa, di annullare perfino il suo mero impulso di dire qualche timida parolina contro il suo aggressore.

Il modo per raggiungere questo obiettivo è laborioso e caro, però semplice nella sua essenza: si tratta di attaccare l’onore del poveretto da così tanti lati, per tanti mezzi di comunicazione così diversi e con una tale varietà di accuse contraddittorie, con frequenza di proposito assurda e farsesca, che il poveretto, sentendo impossibile un dibattito pulito, finisce per preferire raccogliersi in silenzio. In questo medesimo istante diventa politicamente defunto. Il male ha vinto una battaglia in più.
La tecnica fu sperimentata per la prima volta nel secolo XVIII. Fu così pesante la carica di invenzioni, prese in giro, leggende urbane e imitazioni di ricerche storico-filologiche che si buttò contro la Chiesa Cattolica, che i sacerdoti e teologi finirono per ritenere che non valeva la pena difendere una istituzione venerabile contro accuse così basse e maliziose. Risultato: persero lo scontro.
Il contrasto tra la virulenza, la bassezza, l’ubiquità della propaganda anti-cattolica e la scarsezza, la timidezza dei discorsi di difesa e di contrattacco, segnò l’immagine dell’epoca, fino a oggi, con la fisionomia trionfante degli illuministi e rivoluzionari. Peggio: li ricoprì con un’aurea di una superiorità intellettuale che, alla fine dei conti, non possedevano affatto.
La Chiesa continuò a insegnare, a curare le anime, aiutando i poveri, soccorrendo i malati, producendo santi e martiri, ma fu come se nulla di tutto questo fosse successo. Per avere un’idea del potere di torporificazione della “spirale del silenzio”, basta notare che, durante quel periodo, una sola organizzazione cattolica, la Compagnia di Gesù, dette più contributi alla scienza che tutti i suoi detrattori materialisti messi insieme, ma furono quest’ultimi a passare alla Storia – e là restano ancora oggi – come paladini della ragione scientifica in lotta contro l’oscurantismo. (Se questa mia affermazione vi pare strana e – come si dice in Brasile – “polemica”, è perché continuate a credere a professori semi-analfabeti e giornalisti semi-alfabetizzati. Invece di questo, dovreste levarvi ogni dubbio leggendo John W. O’Malley, (org)., The Jesuits: Cultures, Sciences, and The Arts, 1540-1773, 2 voll., University of Toronto Press, 1999, e Mordecai Feingold, (org)., Jesuit Science and the Republic of Letters, MIT Press, 2003).
Solo quasi un secolo dopo di questi fatti che Alexis de Tocqueville scoprì perché la Chiesa aveva perso una guerra che invece aveva tutto per vincerla. Si deve a lui la prima formulazione della teoria della “spirale del silenzio”, che, in una estesa ricerca sul comportamento della opinione pubblica in Germania, Elizabeth Noëlle-Neumann confermò integralmente nel suo The Spiral of Silence: Public Opinion, Our Social Skin (2ª. ed., The University of Chicago Press, 1993).
Zittirsi davanti all’attaccante disonesto è un comportamento ugualmente suicida quanto tentare di ribattere le sue accuse in termini “elevati”, conferendo a quel disonesto una dignità che non possiede. Le due cose precipitano direttamente nella voragine della “spirale del silenzio”. La Chiesa del XVIII secolo commise questi due errori, come la Chiesa di oggi sta di nuovo commettendo.
Il sudiciume, la viltà stessa di certi attacchi sono pianificati per mettere in imbarazzo la vittima, instillandole il rifiuto di coinvolgersi in discussioni che le suonano degradanti e forzandola così, sia al silenzio, sia a una ostentazione di fredda eleganza superiore che non può non apparire come un camuffamento improvvisato di un dolore insopportabile e, quindi, una confessione di sconfitta. Non si può parare un assalto rifiutandosi di avvicinare un dito alla persona dell’assaltante o dimostrandogli, in modo educato, che il Codice Penale proibirebbe quello che sta facendo.
Le lezioni di Tocqueville e Noëlle-Newman non sono utili soltanto alla Chiesa Cattolica. Insieme con ella le comunità più diffamate dell’universo sono gli americani e gli ebrei. I primi preferiscono piuttosto pagare per crimini che non hanno mai commesso piuttosto che incorrere in una mancanza di educazione contro i propri più perversi detrattori. I secondi sanno difendersi un poco meglio, ma si sentono inibiti quando gli attaccanti sono oriundi delle proprie file – cosa che accade con frequenza allarmante. Nessuna entità sulla faccia della terra possiede tanti nemici interni quanto la Chiesa Cattolica, gli USA e la nazione giudaica. È che hanno vissuto nella “spirale del silenzio” per così tanto tempo che non sanno ormai più come uscirne – e perfino la alimentano di propria iniziativa, precorrendo in ciò gli stessi nemici.
L’unica reazione efficace alla spirale del silenzio è romperla – e non si può farlo senza rompere, insieme ad essa, l’immagine di rispettabilità di coloro che l’hanno fabbricata.
Ma come smascherare una falsa rispettabilità in modo rispettabile? Come denunciare la malizia, l’inganno, la menzogna, il crimine, senza andare oltre le frontiere del mero “dibattito di idee”? Chi commette crimini non sono le idee, sono le persone.
Nulla favorisce di più l’impero del male della paura di partire per “l’attacco personale” quando questo è assolutamente necessario.
Aristotele insegnava che non si può dibattere con chi non riconosce – o non segue – le regole della ricerca della verità. Coloro che vogliono mantenere un “dialogo elevato” con criminali diventano imbelletta tori del crimine. Sono questi i primi che, nell’impossibilità di un dibattito onesto, e con la paura di cadere nel peccato dell’ “attacco personale”, si rifugiano in quello che credono un onorato silenzio, consegnando il terreno al nemico.
La tecnica della spirale del silenzio consiste nell' indurre esattamente a questo.
------

4 commenti:

  1. Articolo magistrale. Occore recuperare non solo l'autocoscienza di essere "luce e sale del mondo", ma anche la voglia di combattere l'insipidezza e le tenebre. Tuttavia, mi trovo in disaccordo sull'affermare che "insieme con ella (la Chiesa cattolica) le comunità più diffamate dell’universo sono gli americani e gli ebrei". I primi hanno trapiantato un modello e uno stile di vita decisamente non cristiani, senza contare le innumerevoli guerre di aggressione volte a mantenere la posizione di supremazia mondiale. I secondi, tutto sono, tranne che diffamati, laddove una semplice critica viene subito stroncata deleggitimandone l'autore come "antisemita". Basti pensare al diverso trattamento, ad opera del New York Times, dei casi di pedofilia nella Chiesa Cattolica e nelle comunità ebraiche americane: strillate le prime, sottaciute le altre.

    RispondiElimina
  2. Concordo con Nicola e uso il ragionamento dell'autore dell'articolo (il pensatore brasiliano Olavo de Carvalho) a "fini personali" Che poi lui associ in un analogo destino di vittime della spirale del silenzio cristiani, ebrei e americani, è un suo giudizio personale da cui mi dissocio.
    Il punto che mi interessava era evidenziare che è in atto (già da lungo tempo) una campagna denigratoria ai danni della Chiesa cui occorre reagire, affermando con vigore le nostre ragioni e smascherando la altrui bugie.

    RispondiElimina
  3. Ieri sera, abitando a Roma, ho ascoltato la prima catechesi di preparazione alla Gmg di Madrid tenuta da Mons. Fisichella. Tra le altre (bellissime) cose, ha parlato proprio di questo: del processo di "ridicolizzazione" del cristianesimo e della Chiesa oggi, differente forma di "martirio" per chi voglia testimoniare la proprio fede nella società moderna. Dagli stereotipati attacchi "storici" a quelli riguardanti il modo di vivere oggi: tutto l'insegnamento di Cristo (e la figura della Chiesa) ne viene ridicolizzato. Per questo ci ha detto: "Studiate e conoscete sempre più Gesù Cristo, per essere verti testimoni, e per essere liberi!". Penso all'ultimo caso recentissimo di Saviano e l'eutanasia: ancora una volta l'obiettivo era ridicolizzare la Chiesa.

    RispondiElimina
  4. Il fatto è che da sempre la Chiesa è sotto attacco e la difesa migliore, credo, è oltre alla preghiera la testimonianza della propria identità cristiana. Ma per fare questo bisogna in primo luogo crederci, viverla. C'è bisogno di cristiani che siano testimoni di una vita e una cultura diversa. Poi il resto lo fa tutto Dio..

    RispondiElimina

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)