Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

giovedì 4 novembre 2010

Omelia di Mons. Cafarra (Interventi 47)

Questo il testo dell'omelia pronunciata dal Card. Cafarra, ieri 2 novembre, nella Chiesa Monumentale di S. Girolamo, che vi propongo queale utilissimo spunto di riflessione. Come sempre i commenti che avrete la bontà di lasciare sono graditi:

1. Cari fratelli e sorelle, ci troviamo in un luogo che ispira pensieri gravi e solenni. E siamo aiutati dalla pagina evangelica appena ascoltata.

Essa è fatta propria dalla Chiesa ogni volta che nel grande Credo conclude la sua professione di fede nel mistero di Cristo dicendo: "… di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti". La fede della Chiesa è certa che il Signore Gesù pronuncerà la sua sentenza inappellabile, rendendo a ciascuno secondo le sue opere.
Questa certezza della nostra fede non ci fa guardare solo avanti, ma la prospettiva del giudizio, i cui criteri ci sono rivelati in questa pagina, deve influenzare la nostra vita quotidiana. Da due punti di vista almeno.
Nella pagina del Vangelo appena ascoltata, il Giudice ci rivela in anticipo in base a che cosa saremmo giudicati, secondo – diciamo – quale legge. Saremo giudicati in base al nostro modo di rapportarci agli altri.
La legge del giudizio finale è la legge della carità, enunciata da Gesù nel modo seguente: "tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me".
Ma la prospettiva del giudizio finale influenza la nostra vita quotidiana da un altro punto di vista. Esso è fondamento della nostra speranza.
La fede nel giudizio finale, la pagina evangelica appena ascoltata, afferma che verrà l’ora – è certo! – in cui sarà finalmente ristabilita la giustizia.
Verrà l’ora in cui la "sofferenza" di chi è stato trattato ingiustamente, sarà definitivamente revocata: la sofferenza di chi è stato denudato, affamato … e non vestito, né nutrito.
Voi capite subito, cari fratelli e sorelle, che tutto questo esige un fatto: la morte non dice l’ultima parola; esiste la risurrezione dei morti. Come potete constatare, nella nostra fede ogni verità è collegata ad ogni altra.
La pagina del Vangelo sarebbe assolutamente priva di senso se la morte distruggesse totalmente la nostra persona: come potrebbe essere riparata una ingiustizia subita se l’oppressore finisse nel nulla allo stesso modo dell’oppresso?
E’ necessario che Cristo venga a giudicare i vivi e i morti; è necessario che i morti risorgano perché l’ingiustizia non dica l’ultima parola. Perché chi ha visto l’affamato e gli ha dato da mangiare non abbia lo stesso destino di chi si è girato dall’altra parte.


2. Cari fratelli e sorelle, fra la nostra morte ed il giudizio finale di cui parla il Vangelo esiste come uno "stato intermedio". E’ in questo stato che possono trovarsi i nostri defunti. Essi non sono semplicemente in una sorta di "custodia provvisoria" in attesa del giudizio finale. Con la morte le scelte fatte in vita diventano definitive, e ciascuno dei nostri morti è già stato personalmente giudicato.
Guardiamo ora, cari amici, alla nostra vita. Essa è spesso una commistione di bene e di male, di egoismo e di carità: che avviene dunque al momento della nostre morte? La risposta ci viene da S. Paolo nella seconda lettura: "se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio, coeredi di Cristo … per partecipare alla sua gloria".
L’Apostolo dunque ci dice che noi, mediante la fede, siamo uniti così profondamente a Cristo da essere in Lui figli di Dio.
Questo rapporto resiste e non può essere annullato neppure dalla morte, ma possiamo – per così dire – averlo come oscurato con comportamenti non coerenti. E presentarci così al giudizio di Dio subito dopo la morte.
Per togliere le scorie dall’oro lo si mette nel fuoco.
Così avverrà per noi.
Dopo la morte avremo bisogno come di una purificazione, per divenire veramente noi stessi: figli di Dio in Cristo, in tutto lo splendore della santità esigita dalla nostra condizione.
Cari fratelli e sorelle, a questo punto della nostra meditazione ci incontriamo con una delle verità più consolanti della nostra fede: ai nostri fratelli defunti che si trovano in quella condizione di purificazione noi possiamo dare aiuto mediante l’Eucaristia, la preghiera e l’elemosina.
Che cosa grande è la carità! Essa giunge fino all’aldilà; è più forte della morte. La comunione che la fede ha istituito fra noi è tale che niente e nessuno potrà impedirla.


Siamo in questo luogo per questo: aiutare con la preghiera i nostri cari.
----

3 commenti:

  1. SICURAMENTE, E PARLO PER ESPERIENZA DIRETTA E PERSONALE, E' MOLTO PIU' RILASSANTE VIVERE CON LA CERTEZZA CHE LA NOSTRA VITA CONTINUERA' DOPO LA MORTE DEL NOSTRO CORPO, DEBOLE, FACILMENTE CORRUTTIBILE, PESANTE...E' MOLTO PIU' GIOIOSO PENSARE E CREDERE, ESSERE CERTI CHE TUTTO IL BENE, PICCOLO E MISERO ANCHE FATTO MALE E SPORADICAMENTE, NON SI PERDERA', MA SARA' MESSO NELLA CASSAFORTE DEL CIELO, PER RESUSCITARE CON NOI NELL'ULTIMO GIORNO !
    CHE DIO BUONO CHE ABBIAMO !!! OGNI NOSTRO MALE LUI L'HA CONDONATO E LO CONDONERA', SE GLI CHIEDEREMO PERDONO CON UMILTA', E INVECE OGNI NOSTRO BENE LUI CE LO METTE DA PARTE COSI' COM'E' E CE LO RESTITUIRA'...E CON L'INTERESSE !
    GRAZIE A QUESTO IMMENSO DIO D'IMMENSO AMORE ...

    MORETTI FIORELLA

    RispondiElimina
  2. Pensare da cristiano, è questa la fatica che faccio pur sforzandomi di esserlo. La mia preghiera costante "Signore, aumenta la mia fede" non viene accolta. Mi ritrovo a vivere con la mia mentalità terrena che sembra avere un'ancora che impedisce il mio elevarmi al cielo.
    Questo non è un commento....vuole essere una preghiera di aiuto ....pregate per me, forse le vostre preghiere sortiranno l'effetto che le mie non hanno.
    grazie da una sorella disperata

    RispondiElimina
  3. Ringrazio Fiorella per il suo commento che ho letto con piacere e che sottoscrivo in pieno.
    Per quanto riguarda il secondo commento assicuro la mia preghiera e voglio dire all'amica che il nostro compito è domandare, la risposta è nelle mani di Dio e nella nostra libertà. Ma di questo ne parleremo presto in un altro post. Un caro saluto.

    RispondiElimina

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)