Riporto un articolo di Antonio Socci
Le terre islamiche grondano di sangue cristiano.
Ma il mondo se ne frega.
Altri sei cristiani ammazzati in Iraq, con 33 feriti, dopo la carneficina del 31 ottobre nella chiesa di Bagdad, dove le vittime sono state cinquanta.
Ma non solo. Domenica sera in Pakistan una madre di due figli, Asia Bibi, operaia agricola di 37 anni, è stata condannata a morte da un tribunale del Punjab, semplicemente perché cristiana: la famigerata “legge sulla blasfemia” infatti in quel Paese manda a morte chiunque sia accusato da musulmani di aver offeso Maometto.
Secondo l’agenzia Asianews, tutto risale a “una discussione molto animata avvenuta nel giugno 2009 a Ittanwali.
Alcune delle donne che lavoravano con Asia Bibi cercavano di convincerla a rinunciare al cristianesimo e a convertirsi all’islam.
Durante la discussione, Bibi ha risposto parlando di come Gesù sia morto sulla croce per i peccati dell’umanità, e ha chiesto alle altre donne che cosa avesse fatto Maometto per loro.
Le musulmane si sono offese, e dopo aver picchiato Bibi l’hanno chiusa in una stanza. Secondo quanto raccolto da ‘Release International’ una piccola folla si è radunata e ha cominciato a insultare lei e i bambini.
L’organizzazione caritativa, che sostiene i cristiani perseguitati, ha detto che su pressione dei leader musulmani locali è stata sporta denuncia per blasfemia contro la donna”.
La condanna a morte per “blasfemia” era purtroppo già stata comminata a dei cristiani maschi. Per una donna invece è la prima volta.
Tuttavia nessuno si solleverà per salvare una donna cristiana. I cristiani sono carne da macello. Come ai tempi di san Paolo sono “la spazzatura del mondo”.
Il mondo intero si è indignato e si è sollevato per salvare Sakineh, la donna condannata a morte in Iran per presunta complicità nell’omicidio del marito e per adulterio.
Bernard Henri Lévy ha (meritoriamente) scatenato la protesta dell’intero Occidente: si sono uniti a lui giornali, tv, governi, ministri, Unione europea, sindaci, intellettuali, montagne di premi Nobel, di Saviani e di Carlebruni. Perfino noi. E poi migliaia di firme, di foto esposte.
Bene. Niente di simile sarà fatto per la povera Bibi, che ha la sola colpa di essere cristiana. Il mondo non fa una piega quando si tratta di cristiani.
Anche altre recenti notizie di stupri e uccisioni di ragazze cristiane in Pakistan sono scivolate allegramente via dai mass media occidentali. Senza drammi.
Ma l’esempio supremo dell’indifferenza dell’Occidente per i massacri dei cristiani lo ha dato ieri il presidente americano Obama.
L’ineffabile Obama ha appena visitato l’Indonesia dove aveva vissuto qualche anno da bambino. E se n’è uscito con queste mirabolanti dichiarazioni riportate dai media del mondo intero: “L’Indonesia è un modello”.
Ecco qualche perla di Obama: “Una figura paterna mi insegnò qui da bambino che l’Islam è tolleranza, non l’ho dimenticato”. Poi il presidente americano “esalta l’Indonesia ‘laica, pluralista, tollerante, la più grande democrazia in una nazione a maggioranza islamica’ ”. Ed ecco un’altra perla: “Lo spirito della tolleranza, sancito nella vostra Costituzione, è uno dei caratteri fondanti e affascinanti di questa nazione”.
Ma davvero? L’Indonesia, con i suoi 212 milioni di abitanti, è il paese musulmano più popoloso del mondo ed è una potenza economica. Il 75 per cento della popolazione è musulmano, i cristiani sono il 13,1 per cento, cioè 27 milioni e 800 mila persone.
E’ vero che la Costituzione, sulla carta, riconosce il pluralismo religioso e una buona percentuale di musulmani effettivamente è favorevole a una convivenza pacifica con i cristiani.
Ma concretamente cosa è accaduto? Sia sotto il regime di Suharto che sotto il successivo i cristiani hanno subito massacri e persecuzioni inenarrabili.
A Timor Est – un’isola abitata da cristiani – il regime indonesiano, che la occupò contro la deliberazione dell’Onu, ha perpetrato un vero e proprio genocidio.
Secondo monsignor Carlos Belo, premio Nobel per la pace, sono state 200 mila le vittime e 250 mila i profughi su una popolazione totale di 800 mila abitanti.
Dal 1995 al 2000 sono state distrutte 150 chiese. I massacri sono continuati anche dopo che la comunità internazionale, nel 1999, ha imposto l’indipendenza di Timor Est.
In quello stesso anno stragi di cristiani sono stati perpetrate anche in un’altra zona cristiana dell’Indonesia: l’arcipelago delle Molucche.
In tre anni di scontri si sono avute circa 13.500 vittime e 500 mila profughi. Più di 6 mila cristiani delle Molucche sono stati costretti a convertirsi all’Islam (con il solito corredo di stupri e infibulazioni forzate). Altri 93 cristiani dell’isola di Keswi sono morti perché si rifiutavano di convertirsi.
Le cronache parlano di episodi orrendi come quello in cui sei bambini cristiani sono stati uccisi ad Ambon, in un campo di catechismo: “inseguiti, sventrati, evirati e decapitati dagli islamisti che fendevano le bibbie con la spada”.
In altri casi gli attacchi degli islamisti avevano “l’ausilio di truppe militari regolari… come nell’isola di Haruku il 23 gennaio 2000, quando sono rimasti uccisi 18 cristiani” (dal Rapporto 2001 sulla libertà religiosa nel mondo).
A Natale del 2000 i fondamentalisti hanno fatto una serie di attentati colpendo la cattedrale di Giakarta e altre dieci città, con 17 morti e circa 100 feriti.
Nel 2001 l’agenzia Fides dava notizia di nuovi attacchi di guerriglieri islamici contro i cristiani nell’isola di Sulawesi e anche a Makassar con scene di caccia all’uomo. Poi altre chiese bruciate e molte vittime.
Un gruppo di cristiani indonesiani firmarono un appello drammatico: “Preghiamo per i cristiani di Indonesia. Preghiamo per la loro fede durante gli attacchi e per quanti subiscono la tentazione di nascondere la loro identità di fedeli a Cristo. Preghiamo per il mondo perché prenda provvedimenti contro la persecuzione, dovunque essa si verifichi”.
Invece il mondo se ne frega delle stragi di cristiani e Obama va in Indonesia a esaltare questo Paese come esempio di Islam buono. Figuriamoci com’è quello cattivo.
Nel paese indicato da Obama come modello di tolleranza, il 19 ottobre 2005, tre studentesse cristiane, Yusriani di 15 anni, Theresia di 16 anni e Alvita di 19 anni, furono assalite mentre si recavano a scuola (in un liceo cattolico di Poso) da un gruppo di fondamentalisti islamici.
I fanatici le immobilizzarono e poi, con un machete, le sgozzarono. Quindi tagliarono loro la testa a causa della loro fede in Gesù. La testa di una di loro è stata poi lasciata davanti alla chiesa cristiana di Kasiguncu.
Più di recente si è avuto il triste episodio della condanna a morte di tre contadini cattolici, Fabianus Tibo, Domingus da Silva e Marinus Riwu, colpevoli di essersi difesi nel 2000 dagli attacchi degli islamisti a Poso.
Monsignor Joseph Suwatan, vescovo di Manado, andò a confortarli in prigione a Palu in veste di “inviato speciale del Vaticano”, perché – spiegò – Benedetto XVI vuole condividere il dolore ed esprimere la sua solidarietà per l’ingiustizia legale subita dai tre cattolici durante il loro processo.
Un’ultima notizia dal “paese modello” di Obama. Nel settembre 2009 il parlamento di Aceh ha approvato all’unanimità l’introduzione della legge islamica. Ecco il titolo del Corriere della sera del 15 settembre: “Sharia in Indonesia, lapidazione per gli adulteri”.
Con buona pace delle Sakineh che ne faranno le spese. Di cui in realtà non frega niente a nessuno in Occidente.
In particolare però non frega niente della tragedia dei cristiani, veri agnelli sacrificali.
Non frega niente all’Onu, alla Ue, ai premi Nobel, ai giornali progressisti, alle carlebruni e ai saviani (che non hanno lanciato appelli né fatto monologhi televisivi su questo genocidio censurato).
E tanto meno frega a Obama.
---------------------------------------------
APPELLO CUI VI INVITO AD ADERIRE
---------------------------------------------
Da questa sera (11 nov.2010) tutte le edizioni dei telegiornali di TV2000 saranno contrassegnate da un logo con la foto di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte in Pakistan con l’accusa di blasfemia. La donna, com’è noto, aveva respinto le pressioni delle sue colleghe perché si convertisse all’Islam e aveva difeso con forza le ragioni della propria fede. Picchiata e poi rinchiusa in carcere per oltre un anno, recentemente è stata condannata alla pena capitale da un tribunale del Punjab. In vista del passaggio del caso all’Alta Corte è necessaria una grande mobilitazione internazionale in nome della libertà religiosa, con l’obiettivo di salvare la vita e restituire la libertà a questa donna così coraggiosa e di accendere i riflettori dell’opinione pubblica sulle persecuzioni di cui sono vittime in tutto il mondo tanti cristiani a causa della loro fede.
Chi volesse aderire alla campagna può scrivere un messaggio via sms al numero 331 2933554 o all’indirizzo di posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it
Ma naturalmente l’auspicio è che la campagna si allarghi e che tanti soggetti si mobilitino utilizzando ogni canale utile.
*********
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Non mi vengono le parole perchè il dolore e grande per tutti questi fratelli che vengono massacrati in nome di maometto. chi giudica e massacra non a nessuna conoscenza del Dio vivente e sono abbruttiti nei loro cuori dove anno solo rabbia e rancore verso chi non e come loro Dietro tutto questo c'è Satana che ci sguazza e li manovra come tanti burattini, si prendono gioco di Dio ma Dio si prenderà gioco di loro. noi preghiamo per i nostri fratelli/e è gridiamo nel silenzio del dolore per tanto scempio.
RispondiEliminaDa quando i primi cristiani fomarono le prime comunita,dove ritrovarsi e pregare comincio la persecuzione....ma ritornando ai nostri tempi e veramente vergognoso ed anche imbarazzante sentire e vedere oscnità di questo genere. Quante altre volte vogliamo ancora far morire Gesu sulla croce?non siamo ancora soddisfatti di quello che ha dovuto soffrire per salvarci da questo miserabile vivere?..qualche giorno fa mi sono ritrovata in Chiesa(ci vado spesso da sola nel slenzio davanti al tabernacolo)e mi sono imbattuta in una catechesi tenuta dal mio parroco ad una decina di ragazzi, interessata mi sono seduta..e una cosa mi ha colpito, il sacerdote parlava proprio di questo, della tolleranza verso le altre religioni ed il diverso modo di concepire il nostro credo,ma la cosa che piu mi ha fatto riflettere e che dovrebbe far riflettere tutti fu un affermazione che riguardava proprio la differenza delle 2 religioni..cosa ha fatto Gesu per noI? cosa ha fatto maometto?qual e la differenza?Maometto e morto. GEsu e morto e resuscitato, e con questa sua resurrezione ci ha donato la vita eterna e ci ha sollevati dal peso dei nostri peccati...Gesu con la sua parola,da fastidio e come un peso da togliere, da cancellare...viviamo per lui e con lui,preghiamo per questi fratelli e sorelle che muoiono nel Suo nome portando in alto quella croce che molti vogliono nascondere..siamo cristiani,siamo nel giusto, perche viviamo nella parola del nostro Salvatore che è vita via luce,salvezza, verita...un saluto.
RispondiEliminaMi permetto solo una nota: il sacrificio di questi martiri è, come il sacrificio di Cristo, fonte di salvezza per noi (con ciò non intendo dire che il male non ci sia, ma che da questo male Dio sa trarre un bene).
RispondiEliminaio credo ke il papa dovrebbe intervenire con il suo potere x far espatriare ki non è musulmano è proteggere le famiglie ci sono molti istituti religiosi divulghiamo questo appello anke sulle reti rai e madiaset ke ci bombardano solo del delitto misseri ke dio ci aiuti
RispondiEliminaE' aberrante quello che succede nel mondo, e specialmente in questi luoghi in cui si massacrano le prsone nel nome di Dio, ma quale Dio permetterebbe uccisioni così barbare?, certamente non il nostro Dio che per amore dell'umanità intera ha versato Lui fino all'ultima goccia del Suo sangue,e leggendo questi brutali avvenimenti, non c'è che da pensare a Gesù ancora agonizzante sulla croce, e nel sangue dei martiri come Lui, si feconda la terra, affinché questo possa convertire gli uomini ed avere un mondo di amore , di giustizia e di pace dove regnerà per sempre la concordia.
RispondiEliminaRagazzi ma siete forse impazziti??? Non esiste nessun Dio...è inutile che mi venite a dire "siamo nel giusto" o "quale dio permetterebbe questo" e allora il cristo come cazzo può permettere che avvenga uno sterminio tale,non può rivelarsi? Fare uno strafottutissimo miracolo una volta nella vita,almeno UNA volta a scopo benefico non di show-man tipo far camminare qualcuno. Ovviamente inutile aggiungere questioni inerenti all'inquisizione ed affini,che comunque c'è stata. Se volete questa potrebbe essere la punizione da scontare per quei peccati. effettivamente i fondamentalisti islamici sono più matti di voi,perchè sfondare qualcuno per qualcsa che manco esiste è da schizofrenici proprio. Più che altro non mi spiego come puoi farlo ad un bambino..ridicoli,tutti quanti voi che credete in qualcuno che chiamate Dio. Ci sono pianeti abitati da alieni che probabilmente sono come noi ed altri tipo aliens e vo vi trastullate con queste idee troglodite della serie : noi migliori di loro e viceversa. Quell'altro coglione del Papa invece di fare o dire qualcosa, si fa fare le scarpe da prade ed insieme ai suoi compagni di merende prendono piede nella politica (come se non avessimo già abbastanza maiali) e nel mondo civilizzato in generale. Islam = religione di pazzi , cristianesimo =religione di pazzi e ricchi. Andrea.
RispondiEliminaCome curatore del blog non penso che qualcuno dei frequentatori / commentatori sia impazzito. Anzi. Se il signor Andrea ritiene futilità quanto si dice in questo blog può tranquillamente guardare altrove. Qui stiamo cercando di vivere in modo sempre più vero ed incisivo la fede in Gesù, se lui considera questo cosa folle, libero di andare con i suoi amici savi per valutare chi sia il migliore degli alieni. Noi restiamo qui pur non essendo ricchi (come lei ci stima) e tanto meno pazzi. Se e quando volesse tornare (o con altri propositi o con migliori argomenti) la porta è sempre aperta.
RispondiElimina