Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 4 dicembre 2009

Contributi 196 - Come un cielo stellato

Pubblico l'editoriale di SamizdatOnLine di oggi in quanto lo considero un interessante giudizio ed un punto spunto di riflessione. E ancora una volt dobbiamo ringraziare Berlicche. Ora tocca a voi. Buona lettura.




Quando proverete tristezza nel vostro animo, guardate le stelle oppure il cielo di giorno. Quando siete tristi, offesi, sconsolati o sconvolti per un tormento dell'anima, uscite all'aria aperta e fermatevi in solitudine immersi nel cielo.
Allora la vostra anima troverà la quiete".

(Pavel Alexandrovic Florenskij, Testamento)



IL VUOTO E IL PIENO


Forse molti di quelli che mi leggono all'epoca erano troppo giovani, ma altri ricorderanno com'era l'arte nei primi anni '70.
Allora il massimo del trendy erano disegni che sembravano schizzati da un bambino con scarse conoscenze anatomiche, mal colorati, ma metafisicamente significativi (nell'opinione degli autori) di questo o quel concetto. Quei quadri, quegli acquerelli ora sono, per fortuna dell'umanità, in larga parte spariti. Se ne trova ancora traccia nella bancarella di qualche robivecchi, dove rimangono invenduti sul retro. Oppure appesi nelle camere da letto in qualche cantina o casa di vacanze, accanto a comodini dome ammuffiscono i ricordi di viaggio di zie defunte. E nei nuovi lezionari CEI, dove intercalano le letture per le messe.
Il sacerdote che me li ha mostrati aveva la voce che tremava leggermente, mentre girava i fogli. Li aveva usati per qualche tempo prima che un altro prete glieli facesse notare. La mente a volta rifiuta di vedere l'orrore.
Per l'ascensione si vede quello che pare essere un piede che decolla nell'angolo superiore di una macchia verde vomito. La pentecoste sono un manipolo di figuri dall'espressione lobotomizzata in giacca e camicia. La resurrezione... la resurrezione è un rettangolo disegnato che potrebbe essere una scatola da scarpe vuota ed invece è probabilmente un sepolcro, anch'esso vuoto, con un frammento d'ala improbabilmente giustapposto in un riquadro. A guardarlo mi è preso un senso di nausea. Di vuoto. Niente di umano, o divino, lì.
Mancando sia dell'umano che del divino quelle opere mancano innanzi tutto di bellezza. Come ha ricordato il Papa, "(...) Una funzione essenziale della vera bellezza, infatti, già evidenziata da Platone, consiste nel comunicare all’uomo una salutare "scossa", che lo fa uscire da se stesso, lo strappa alla rassegnazione, all’accomodamento del quotidiano, lo fa anche soffrire, come un dardo che lo ferisce, ma proprio in questo modo lo "risveglia" aprendogli nuovamente gli occhi del cuore e della mente, mettendogli le ali, sospingendolo verso l’alto."Quella bellezza di cui già Von Balthasar diceva acutamente che "non è più amata e custodita nemmeno dalla religione". E concludeva: "Chi, al suo nome, increspa al sorriso le labbra, giudicandola come il ninnolo esotico di un passato borghese, di costui si può essere sicuri che – segretamente o apertamente – non è più capace di pregare e, presto, nemmeno di amare".
Se uno pensa ai capolavori dell'arte del passato, ai Messali miniati a mano con incredibile cura, uno a uno, lodando Dio...si comincia a capire perché spesso le chiese siano vuote. Sono vuote di corpi umani perché l'umano è stato bandito: quell'umano che ha sete di bellezza e verità, non di sepolcri vuoti o prediche moralistiche. Il senso del sepolcro vuoto è che chi c'era dentro adesso è presente. La tomba può essere vuota, ma la realtà non lo è più. Le parole che accompagnano quelle illustrazioni vuote sono dense di sangue e carne, quel sangue e quella carne che ogni giorno sono presenti sul'altare e, fisicamente, dentro la Chiesa.Mi auguro che possano ritrovare un accompagnamento degno poichè come richiama ancora Benedetto, "La via della bellezza ci conduce a cogliere il Tutto nel frammento, l’Infinito nel finito, Dio nella storia dell’umanità."
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