Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

giovedì 10 dicembre 2009

Post 64 - L'intolleranza dei tolleranti

Se c'è una dote che i laici (nel senso deteriorato detto nel post precedente) hanno è la tolleranza, se c'è un difetto che i cattolici hanno è l'intollenza.
E' nota infatti la grande tolleranza e la calorosa difesa di diretti di libertà individuale da essi manifestata verso gli islamici arrivati nel nostro Paese solo per delinquere, verso chi vuole morire in modo assistito a seguito della frattura di un polso, verso gli spacciatori di droghe sempre nuove ed efficaci, verso le madri che vogliono abortire in qualunque momento prima durante e dopo la gravidanza, verso chi pur di irridere la Chiesa attentando a non meno di 1500 anni di cultura e tradizione proclama a gran voce con ottusa cialtroneria discorsi indegni di essere ascoltati.
Ed è parimenti nota la cocciuta ostinazione dei cattolici a voler affermare che la vita è un valore sempre e comunque, che l'aborto è un crimine orrendo che grida vendetta al cospetto di Dio, che il crocefisso è segno e memoria della nostra redenzione, che la domenica è giorno per far memoria del nostro essere creature amate e redente da Cristo e non per obliterare ogni parvenza di umano in noi dopo una sera ad alienarsi in discoteca.
Insomma è evidente che gli atei con il loro essere liberi da qualunque legame sono più simpatici dei cattolici che accettano i legami della Libertà.
E poi i cattolici hanno fatto le crociate, i laici no (hanno creato gulag e lager, genocidi, aborti ed eutanasie, ma sono tutte cose che fanno parte del cammino evolutivo, od involutivo -non so-, dell'uomo) e inoltre i laici sono anche tolleranti, accolgono tutti coloro che la pensano come loro.
Il documento che segue, tratto dal quotidiano LIbero, è una chiara riprova della grande capacità di accoglienza, tolleranza e capacità di dialogo dei laici (quanto appare in verde è di mia mano, il resto è del giornalista):

Alcuni genitori della scuola elementare “Jean Piaget” di Roma protestano contro la nuova insegnante di italiano perché è una suora.
Un gruppo di mamme della II C ieri mattina ha incontrato la preside, Maria Matilde Filippini, perché contrarie alla nuova insegnante, suor Annalisa Falasco, padovana di 61 anni, della congregazione di Maria Consolatrice, mandata dal provveditorato di Roma a sostituire l'insegnante di ruolo, che ha appena vinto una borsa di studio e se n’è andata.
Una delle mamme, Patrizia Angari, 36 anni, cassintegrata Alitalia, parla anche a nome delle altre: «La nostra è una scuola pubblica, una scuola statale, perciò se serve faremo ricorso al Tar. Qui non è in discussione la persona, la suora sarà pure bravissima ma io contesto l'istituzione che rappresenta. Cioè la Chiesa. Voglio vedere cosa dirà la maestra a mio figlio quando Valerio le chiederà come è nato l'universo. (ma se la suora insegna italiano, perchè un bambino dovrebbe chiedere a lei piuttosto che all'insegnante di scienze lumi sulla nascita dell'universo?) Sono atea e credo che la scuola pubblica debba essere quantomeno laica. (sul reale significato della parola laico vedasi post precedente) O no?».
In realtà, suor Annalisa in classe si fa chiamare “maestra Annalisa” dai bambini. È una donna mite, ma con le idee molto chiare, e ci tiene a difendersi: «sono una cittadina italiana e ho avuto l'abilitazione all'insegnamento, il mio nome compare in una regolare graduatoria, perché non dovrei essere qui? Rispetto tutti, ma vorrei anche un po' di rispetto per me».
La replica della signora Angiari, cassintegrata di Alitalia a "capo" della protesta portata avanti da tre mamme, replica: «Potrebbe cristianamente lasciare il suo posto ai tanti professori senza lavoro». (ma come? prima contesti l'istituzione Chiesa e poi vuoi che si applichino principi cristiani? ma se sei atea quei principi non contano e non valgono nulla.)
Suor Annalisa si è laureata a Milano con il cardinale Martini, è amica di Dionigi Tettamanzi e insegna da 8 anni nelle scuole pubbliche, al punto che scherzando dice di sé: «sono una suora precaria», dichiarandosi conscia di «non dover oltrepassare il limite».
Ha il velo nero sul capo, ma non porta il crocefisso al collo perché «il crocefisso lo porto dentro di me».
La preside Filippini difende la maestra e non accetta le proteste di un gruppo di genitori della scuola di via: «per me questa è solo demagogia, razzismo laico.... Anch'io mi sento laica e sarei la prima ad avviare un procedimento disciplinare nei confronti di un insegnante che contravvenisse ai suoi doveri».
La preside cita anche il caso di una precedente maestra che ai bambini pare che facesse fare yoga: «li faceva sdraiare e recitare dei mantra, in quel caso la signora Angiari non ha avuto nulla da dire» (forse sapeva spiegare bene l'origine dell'universo) dice la Filippini, e conclude: «viviamo dei tempi cupi, abbiamo fatto fare ai bimbi un piccolo governo per raccogliere il bisogno dei compagni, ai ministri è stata data una fascia gialla da portare al braccio: ci hanno accusati di aver creato dei bimbi kapò».
Nella polemica, comunque, i bambini sembrano gli unici ad avere le idee chiare: loro non vogliono cambiare maestra, dimostrando il loro affetto con un lungo applauso a favore della suora.
Gli alunni della II C le hanno infatti applaudito come risposta alla domanda della preside, che ha chiesto loro se volessero cambiare maestra.
(in sintesi: ci sono persone di serie A e persone di serie B, preti e suore di fede cattolica sono della seconda categoria, la signora non ci ha fatto pervenire sui pareri su pastori protestanti, iman, rabbini ed ebrei, ma non appena lo farà lo comunicheremo.)
Riguardo all'origine dell'universo "laica" è presto fatta:
non sappiamo bene perchè ma c'erano atomi che, in modo casuale e con una probabilità che la cosa accadesse inferiore ad una su qualche miliardo, si sono aggregati formando una gran massa di materia che era talmente grossa che è scopppiata mandando i suoi cocci un po' ovunque,
alcuni di questi, con una ulteriore probabilità di gran lunga inferiore ad una su qualche decina di miliardi si sono posizionate in modo da formare la nostra galassia, e all'interno di questi frammenti alcuni, con una probabilità infinitamente inferiore ad una su qualche miliardo hanno formato il nostro sistema solare, ed in particolare uno di questi si è trovato ad una distanza millimetricamente idonea a far sì che con quanto esso conteneva si potesse sviluppare la vita.
Che si è sviluppata infatti, in modo sempre casuale, e casualmente un essere fra i milioni di forme di vita del nostro pianeta, ha assunto forme di vita (apparentemente) intelligenti, arrivando a costruire forme di vita sociale e soprattutto a porsi domande sul senso della sua esistenza.
Ma come?
Sei un nulla destinato al niente e ti poni domande? Il fatto che tu esista ha un livello di probabilità di essere inferiore alla possibilità che un gorilla bendato estragga in preciso ordine da un cilindro le lettere per formare tutti i canti della Divina Commedia e tu osi chiederti il significato del tuo esistere?
Ma allora o sei tremendamente e stupidamente cocciuto, oppure sei stato creato da un Dio che ti ama e vuole che tu Lo riconosca.
***
Ma la cosa triste è che spesso Dio è un problema maggiore per chi Lo nega e Lo rifiuta che non per chi dice di credere in Lui.
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