Siamo grati al Santo Padre che anche nella sua enciclica sociale ha riproposto l’originalità della fede e il contributo che i cristiani possono dare alla convivenza sociale e allo sviluppo.
Ci sembra decisivo che all’inizio di un’enciclica dedicata al fare dell’uomo il Papa richiami tutti con grande realismo a una evidenza elementare, negando la quale ogni tentativo dell’uomo diventa ingiusto fino alla violenza: «Talvolta l’uomo moderno è erroneamente convinto di essere il solo autore di se stesso, della sua vita e della società.
È questa presunzione che discende dal peccato delle origini.
La sapienza della Chiesa ha sempre proposto di tenere presente il peccato originale anche nell’interpretazione dei fatti sociali e nella costruzione della società».
L’esperienza anche recente, infatti, insegna che la pretesa di autosufficienza e di «eliminare il male presente nella storia solo con la propria azione ha indotto l’uomo a far coincidere la felicità e la salvezza con forme immanenti di benessere e di azione sociale».
Al contrario, la verità di noi stessi ci è prima di tutto “data”: «La verità non è prodotta da noi, ma sempre trovata o, meglio, ricevuta».
Per questo il Papa afferma che «la carità nella verità è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell’umanità.
In Cristo, la carità nella verità diventa il Volto della sua Persona».
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..