Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

giovedì 23 luglio 2009

Post 46 - Sull'abbandono

Il contributo 138 sull'abbandono ha provocato tre interessanti commenti che ritengo giusto far conoscere a tutti i miei lettori:

Nicola dice che:

Come afferma Giacomo Samek Lodovici ne "L'esistenza di Dio".. "Forse quello che manca all'uomo contemporaneo, disicantato e scettico, è la capacità di stupirsi, che è il contrassegno della sapienza dei semplici". I ragazzi d'oggi sono ricchi di cose inutili, ma poveri di essenziale e di necessario; solo la riscoperta del Sacro può invertire il processo di degrado della gioventù e della società in genere

andrea ha scritto:

Davvero suggestivo questo post! Se noi ci allontaniamo da Dio,siamo lasciati all'abbandono di noi stessi. Non è Dio che ci abbandona,ma siamo noi che ci abbandoniamo a noi stessi. E tutto questo provoca dei vuoti vorticosi,dei buchi neri nel nostro io profondo. Ecco perchè Benedetto XVI qualche settimana fa,considerava i giovani del nostro tempo come "confusi". Il problema è "qual'è il senso della vita?". Nei nostri cuori gira sempre questa domanda,anche se a volte non ne siamo consapevoli e ce ne accorgiamo solo quando proviamo "la diferenza"(nella conversione). La risposta poi è molto semplice,alla portata di tutti i cuori che sono stati creati "per amare e per essere amati". La risposta è l'"Amore!" secondo l'esempio di Gesù! Rimanendo in tema di giovani,per dirla un pò semplicemente con il cantante Nek(tra l'altro convertitosi recentemente) in una canzone "...se non ami tutto diventa inutile..."

Marina afferma:

il problema di tanti giovani del nostro tempo è l'essere senza punti di riferimento forti che li aiutano a trovare il giusto senso della vita. Per questo cercano come impazziti emozioni forti, da sballo, che li portano fuori dalla triste e cruda realtà in cui sono inseriti ogni giorno. Se noi adulti non torniamo ad educare seriamente i nostri giovani saranno persi. Ci vuole un cambiamento di rotta da parte di tutti, Sacerdoti compresi, perchè, in modo coerente, si possa essere veri testimoni del vangelo di Gesù Cristo. Grazie per questo post.

Ha ragione Nicola che la mancanza di stupore uno dei problemi di oggi, come ricordava un altro recente post Antonio Socci. I giovani di oggi hanno tutto il superfluo mancando dell'essenziale e di consegenza, ricorda Marina, "cercano come impazziti emozioni forti" le cui parole mi ricordano Eliot che dice "tutti corrono su e giù con le automobili, familiari con le vie ma senza un luogo dove risiedere".

Togliere Cristo dall'orizzonte umano rende l'uomo estraneo a se stesso e ai suoi simili. Unica soluzione, individuata da tutti e tre è ritornare a Cristo, porsi, come ci ricorda Andrea, la domanda sul senso della vita e scoprire un Dio che ci ama al punto di farsi uomo come noi che per noi muore ma che risorge per aprirci la via al Cielo.

Il cammino di avvicinamento dell'uomo a questo Dio fatto uomo è il percorso di tutta la vita.

1 commento:

  1. Grazie a te Gianandrea, ancora una volta ci fai sentire parti attive e significative dell'essere cristiani oggi.
    Presto ritornerò a postare e spero di continuare a dare, con l'aiuto di tutti voi, il mio contributo all'annuncio della Parola di Dio.
    Un caro saluto!!!

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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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