Nicola dice che:
Come afferma Giacomo Samek Lodovici ne "L'esistenza di Dio".. "Forse quello che manca all'uomo contemporaneo, disicantato e scettico, è la capacità di stupirsi, che è il contrassegno della sapienza dei semplici". I ragazzi d'oggi sono ricchi di cose inutili, ma poveri di essenziale e di necessario; solo la riscoperta del Sacro può invertire il processo di degrado della gioventù e della società in genere
andrea ha scritto:
Davvero suggestivo questo post! Se noi ci allontaniamo da Dio,siamo lasciati all'abbandono di noi stessi. Non è Dio che ci abbandona,ma siamo noi che ci abbandoniamo a noi stessi. E tutto questo provoca dei vuoti vorticosi,dei buchi neri nel nostro io profondo. Ecco perchè Benedetto XVI qualche settimana fa,considerava i giovani del nostro tempo come "confusi". Il problema è "qual'è il senso della vita?". Nei nostri cuori gira sempre questa domanda,anche se a volte non ne siamo consapevoli e ce ne accorgiamo solo quando proviamo "la diferenza"(nella conversione). La risposta poi è molto semplice,alla portata di tutti i cuori che sono stati creati "per amare e per essere amati". La risposta è l'"Amore!" secondo l'esempio di Gesù! Rimanendo in tema di giovani,per dirla un pò semplicemente con il cantante Nek(tra l'altro convertitosi recentemente) in una canzone "...se non ami tutto diventa inutile..."
Marina afferma:
il problema di tanti giovani del nostro tempo è l'essere senza punti di riferimento forti che li aiutano a trovare il giusto senso della vita. Per questo cercano come impazziti emozioni forti, da sballo, che li portano fuori dalla triste e cruda realtà in cui sono inseriti ogni giorno. Se noi adulti non torniamo ad educare seriamente i nostri giovani saranno persi. Ci vuole un cambiamento di rotta da parte di tutti, Sacerdoti compresi, perchè, in modo coerente, si possa essere veri testimoni del vangelo di Gesù Cristo. Grazie per questo post.
Ha ragione Nicola che la mancanza di stupore uno dei problemi di oggi, come ricordava un altro recente post Antonio Socci. I giovani di oggi hanno tutto il superfluo mancando dell'essenziale e di consegenza, ricorda Marina, "cercano come impazziti emozioni forti" le cui parole mi ricordano Eliot che dice "tutti corrono su e giù con le automobili, familiari con le vie ma senza un luogo dove risiedere".
Togliere Cristo dall'orizzonte umano rende l'uomo estraneo a se stesso e ai suoi simili. Unica soluzione, individuata da tutti e tre è ritornare a Cristo, porsi, come ci ricorda Andrea, la domanda sul senso della vita e scoprire un Dio che ci ama al punto di farsi uomo come noi che per noi muore ma che risorge per aprirci la via al Cielo.
Il cammino di avvicinamento dell'uomo a questo Dio fatto uomo è il percorso di tutta la vita.
Grazie a te Gianandrea, ancora una volta ci fai sentire parti attive e significative dell'essere cristiani oggi.
RispondiEliminaPresto ritornerò a postare e spero di continuare a dare, con l'aiuto di tutti voi, il mio contributo all'annuncio della Parola di Dio.
Un caro saluto!!!