Proseguo nel parlare dell'identità del cristiano dicendo che il compito di ognuno di noi è di essere sale, cioè ciò che da sapore e senso, e lievito, cioè ciò che fa fermentare, fruttificare la realtà.
Riporto un commento di Maria al post precedente:
Detto in termini molto "spiccioli", io credo che l'abbraccio di Dio, ci conduca non all'"applauso" del mondo (per come oggi lo si intende), ma all'applauso che è anch'esso abbraccio!
Se io cerco di essere quello che Dio vuole che io sia (pur con le inevitabili cadute), divento come il sasso buttato nell'oceano. Provoco quelle ondine che si allargano a dismisura e magari mi fanno sfiorare un altro oceano. Entro in contatto con altri miei fratelli, dono qualcosa di me a loro e ricevo il loro stesso essere dono (in tanti modi, anche attraverso i loro schiaffi, morali o materiali!).
In questo modo penso che abbracciare il Signore implichi il nostro concreto intervento nel Mondo (anche materiale) per quanto piccolo esso sia. E qualcuno che ci ringrazierà, di questo nostro essere e fare, sicuramente ci sarà sempre, anche se lo faranno nonostante le nostre pecche e pur non essendo noi stessi degni di ricevere il loro grazie, perchè facciamo solo quello che Gesù ci invita a fare. E per me questo è il vero abbraccio del Mondo, sapere che posso essere realmente utile,nonostante la mia miseria, per qualcuno. Anche solo con una preghiera, dove non posso arrivare a fare di piu'.
Secondo il mio modesto parere il cristiano è chiamato a portare il suo contributo alla salvezza del mondo annunciando, per quanto gli è possibile, che la sola salvezza possibile è seguire Gesù Cristo. E questo lo renderà impopolare agli occhi di chi invece ha scelto di seguire il mondo.
Ma, anche se quest'annuncio è faticoso, e se nel vivere la vita di seguace di Cristo ci accorgiamo costantemente del nostro limite, siamo comunque, se lo vogliamo, sorretti costantemente dalla Grazia di Dio.
Risulta chiaro che, chi abbandona se stesso e il mondo per seguire Gesù (anche magari a seguito di un nostro sollecito) troverà un tesoro per cui ci ringrazierà e ci abbraccierà, ma è altrettanto evidente che "la cultura dominante" ci deriderà e tenderà ad emarginarci.
Ma sappiamo (e il dirlo non è sadica consolazione ma piuttosto dispiacere e rammarico per il cattivo uso della libertà che vediamo fare da altri) che "la cultura dominante" ha il potere per lo scarso tempo terreno, i seguaci di Cristo, il possesso di Dio per l'eternità.
Io penso che noi, ciascuno di noi, per come siamo anche attraverso (e non nonostante o malgrado) i nostri limiti possiamo essere occasione di conversione per gli altri e per noi stessi. Non voglio dire con questo che giustifico il male - questo mai - ma piuttosto che Dio sa utilizzare per il bene anche i nostri atti venuti male.
Il nostro cuore e la nostra preghiera ha da essere rivolta sempre al domandare di essere sempre più sale della terra, sempre più innamorati di Cristo.
E di conseguenza parleremo di ciò che amiamo e saremo di Lui testimoni.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Commento soffermandomi su una delle tue ultime frasi: "Dio sa utilizzare per il bene anche i nostri atti venuti male".
RispondiEliminaQuando lessi il diario di Santa Faustina Kowalska, mi colpì molto il suo concetto (che poi è verità) di un Dio che premia (magari anche solo nell'altro mondo!)non tanto il raggiungimento dello scopo che ci siamo prefissi con una nostra azione, quanto l'impegno che ci abbiamo messo per fare quello che ritenevamo di dover fare. E penso che in quel caso, come dici tu, Dio saprà trarre un bene dal nostro agire. Magari noi saremo "ricompensati" solo nell'Eternità, ma siccome l'amore è come una moneta di scambio e produce -anche a distanza- i suoi effetti anche qui, il Signore saprà usare quel nostro impegno, per fare del bene a qualcuno...qualcuno che magari nemmeno conosciamo!
Un caro saluto e buona giornata
Ti ringrazio del commento. Un sacerdote saggio, morto 5 anni fa, diceva "Dio usa del tuo sacrificio (per lavare i piatti, per sopportare una persona antipatica, per fare il tuo lavoro/studio ....) per convertire qualche peccatore in africa o sud america che tu forse mai conoscerai.. tu offri la tua azione e testimoni sono solo gli angeli a Dio.. che la utilizza per fini a noi impensati.." E questo è un altro aspetto dell'azione di Dio nella storia dell'uomo, l'altro è appunto che anche attraverso i nostri errori siamo condotti a Dio (esempio di questi giorni, S.Agostino). Grazie ancora, un caro saluto e un abbraccio.
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