Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 13 gennaio 2010

Terremoto ad Haiti (Interventi 12)

Sono talmente gravi e devastanti le notizie che provengono dalla sfortunata terra di Haiti che, personalmente, posso offrire solo la mia preghiera. Posso però proporre a tutti i lettori la testimonianza (trascritta come pervenuta con i ben comprensibili errori di battitura che fretta e agitazione non hanno fatto correggere) di una volontaria AVSI (Associazione Volontari Servizi Internazionali) Onlus operativa sull'isola da anni e quanto detto dal Santo Padre.
Invito tutti alla preghiera per le vittime della catastrofe.


dice Fiammetta Cappellini

Ciao a tutti

Cerco di essere breve eprche cerchiamo di fare economia di batterie
Come da precedente mail, il terremoto e’ avvenuto alle 17, mentre ci accingevamo a chiudere gli uffici di PV. Gli uffici terreno erano gia invece tutti chiusi.

La prima scossa e’ stata fortissima e durata sicuramente piu di un minuto. Appena psosibile abbiamo alsciato i lcoali. Constatato che non c’erano danni rilevanti, siamo andati tutti a casa. Le strade pero si sono rivelate una trappola. Io e la seconda macchina con Jean Philippe e un collega haitiano siamo rimasti bloccati epr ore. Alla fine abbiamo deciso di far ritorno all’;ufficio. Ci siamo riforniti di acqua potabile etc e ci siamo diretti a ex casa zorzi, unnica meta raggiungibile. Qui epro ci ha sorpresi la seconda scossa, al che abbiamo deciso di dormire fuori. Non potendo raggiungere casa mia, abbiamo chiesto ospitalita in una struttura dell’ambasciata brasiliana che dispone di un grande cortile e che sapevamo avere internet. Da li vi abbiamo scritto il primo messaggio.
Quando al situazione nelle strade si e’ un po normalizzata, verso el 10 di sera, ci siamo avventurati verso casa mia. Abbiamo praticamente attraversato la citta. Il panorama e’ devastante. I piu importanti edifici sono scomparsi. Danni ingenti si registrano ovunque. Solo da quello che abbiamo visto noi, i morti non possono che contarsi a migliaia. Interi edifici di diversi piani sono completamente rasi al suolo.
Gravissimi danni ha subito un noto supermercato che a quell’ora non poteva essere che pieno di gente. E’ praticamente ridotto a niente.
Verso mezzanotte ho potuto ritrovare mio marito, al che abbiamo fatto un giro a casa di jean philippe, che e’ gravemente danneggioata e chiaramente non piu abitabile. Quindi per ora sta da me.
Casa edoardo-alberta non sembra apparentemente aver subito gravi danni.
Il nostro ufficio pv e’ integro. Rientrando a casa ho trovato linea internet e posso confermare che a LC la situazione non e’ grave e che i colleghi stanno bene.
Attraversando la ciotta abbiamo visto scene di devastazione terribili. Abbiamo notizia dia lmeno due colleghi che hanno ttrovato la casa rasa al suolo. (d’altronde anche quella di fianco alla mia non esiste piu....).
 Per le strade vagano eprsone in preda a crisi di panico e di isteria, feriti in cerca di aiuto. Gli ospedali sono difficilmente raggiungibili, le strade della capitale impraticabili. Il nostro viaggio verso casa e’ durato oltre 2 ore per fare meno di 10 chilometri. E per fortuna avevamo la jeep. Abbiamo cercato di portare aiuto come potevamo per trasportare i feriti, almeno i bambini non accopagnati, ma ci siamo presto resi conto di quanto poco servisse rispetto alla dimensione di questa tragedia. Si sentono dalle macerie le grida di aiuto di chi e’; rimasto sotto e i parenti impotenti si disperano. Amncano luci per illuminare la scena e continuare a scavare, ora che e’ notte. Non possiamo che attendere domani mattina, ma anquesta notte e’ veramente nera per tutti noi.
Il commissariato di delmas 33, con annessa prigione e centro di detenzione di minori, un edificio di tre piani, non esiste piu. Sul posto la minustah ha montato luci a grande potenza per poter continuare l’opera di soccorso.
L’hotel Montana, dove oggi ho pranzato con la capamissione Flasco e’ semidistrutto e conta 200 dispersi. Non ho sue notizie, ma a quell’ora avrebbe dovuto essere altrove. Spero epr lei.
 Tutti i mezzi della missione ONU sono mobilitati per portare aiuto, ma le Nazioni unite stesse hanno subito gravi danni, con il loro quartier generale semi distrutto e diversi impiegati civili dati epr dispersi.
 In tutta la citta la gente resta in strada: chi non ha piu una casa, ma anche chi teme nuove scosse.
 Della maggior parte dei colleghi haitiani non abbiamo notizie, come anche di moltissimi amici e colleghi.
Abbiamo incontrato in strada il capomissione di ACF action contre la faim. Ci ha raccontato che il loro edificio e’ interamente distrutto e che per ore hanno cercato i colleghi vittime del crollo. Un loro collega haitiano manca e all’appello. Lo stesso capommissione era leggermente ferito e cercava a piedi di raggiungere la propria abitazione e avere notizie della famiglia.
Cio che abbiamo visto con Jean Philippe nell’attraversare la citta e’ spaventoso. Non so davvero da che parte potremo ricominciare domani mattina. E mancano solo 2 ore all’alba, per fortuna. E’ terribile affrontare la notte in quste condizioni. Penso ai 4 bambini che abbiamo soccorso oggi pomeriggio, 4 fratellini che si sono trovati sotto una casa distrutta senza i genitori non acnora rientrati dal lavoro. Uno di loro aveva gravissime ferite alla testa e piangeva disperato. La sorellina piangeva chiedendo: “come fa la mamma a ritrovarci che la casa non c’e’ piu?”. Li abbiamo lasciati nelle mani di un motociclista perche con la nostra auto non si andava piu ne avanti ne indietro. Dove saranno ora?
 mi hanno contattato giornalisti 9la lucia che era stata da noi) e la misna
Pregate per questo paese sfortuntissimo
fiammetta
leggi anche qui
riporto anche in sintesi le parole del Santo Padre:

mercoledì, 13 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Un appello alla solidarietà in favore della popolazione di Haiti è stato lanciato questo mercoledì, al termine dell'Udienza generale, da Benedetto XVI in seguito al terremoto di magnitudo 7, verificatosi nel pomeriggio di martedì 12 gennaio e con epicentro a pochi chilometri dalla capitale Port-au-Prince, che conta due milioni di abitanti.


“Invito tutti ad unirsi alla mia preghiera al Signore per le vittime di questa catastrofe e per coloro che ne piangono la scomparsa”, ha detto il Papa, che ha poi assicurato la sua “vicinanza spirituale a chi ha perso la propria casa e a tutte le persone provate in vario modo da questa grave calamità”.
“Mi appello alla generosità di tutti, affinché non si faccia mancare a questi fratelli e sorelle che vivono un momento di necessità e di dolore, la nostra concreta solidarietà e il fattivo sostegno della Comunità Internazionale”, ha quindi aggiunto.
“La Chiesa Cattolica – ha sottolineato il Pontefice – non mancherà di attivarsi immediatamente tramite le sue Istituzioni caritative per venire incontro ai bisogni più immediati della popolazione”.

2 commenti:

  1. Unisco la mia preghiera alla tua...
    e davanti a fatti di questa portata, in cui, apparentemente "per caso" uno si salva e altri 1000 no, non si puo' che dire veramente che siamo nelle mani del Padre e che la morte non dà preavvisi, ma per ognuno arriva all'ora "stabilita".

    Ad ogni modo, sono anche convinta che queste grandi catastrofi naturali, siano anche (non solo!) cagionate dal "cattivo uso" che stiamo facendo del nostro pianeta. Non ci rendiamo conto di alterare equilibri che Dio ha predisposto, ma che "funzionano" al meglio, solo quando lasciamo le cose al loro posto...

    Comunque, "tutto concorre al bene di coloro che amano Dio", il Signore sa trarre il positivo anche dal negativo. Il dolore, spesso, è fonte di grandi conversioni e di salvezza.

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  2. Sono unita con la preghiera universale per Haiti

    RispondiElimina

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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