Prendo lo spunto da una frase del Vangelo della liturgia del 12/7 che è un ottimo corollario al post precedente:
+ Dal Vangelo secondo Matteo (10,34-11,1)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie Colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Inoltre si è festeggiato questa domenica San Benedetto che è un esempio di come, partendo da una civiltà completamente distrutta (quella dell'impero romano appena crollata) si possa attraverso il cristianesimo costruirne un'altra. L'Europa esiste grazie all'opera di San Benedetto e dei suoi monaci. In questa scuola di servizio del Signore hanno un ruolo determinante la lettura meditata della parola di Dio e la lode liturgica, alternata con i ritmi del lavoro in un clima intenso di carità fraterna e di servizio reciproco. Nel solco di San Benedetto sorsero nel continente europeo e nelle isole centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini.
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E' una divisione netta quella che Cristo ci propone, ma accettando questo netto taglio di spada nasce l'uomo nuovo che, San Benedetto testimonia, edifica nuovi uomini e nuova civiltà.
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Come già ho detto, in questo mondo è impossibile sottrarsi alla lotta. Naturalmente essa non è per forza da intendersi come scontro armato ma anche come azione mirata a difendere i propri valori: per ora questo è il nostro caso.
RispondiEliminaSG
La lotta è, a mio avviso, interiore, tagliare via l'uomo vecchio e sostituirlo con l'uomo nuovo. Battaglia sempre in essere. Ma uomini rinnovati dall'incontro con Cristo hanno creato nuova civiltà sopra le rovine come San Benedetto (ma non solo lui). Grazie a SG per i suoi commenti sempre centrati e puntuali.
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