Il cristianesimo è un fatto storico, un evento realmente accaduto. E' l'avvenimento più importante della storia. Dio, il creatore di tutto e di ogni uomo ha condiviso l'esperienza di noi uomini, si è reso incontrabile nella persona di Gesù Cristo. I Vangeli sono la narrazione, gli "appunti di viaggio" degli uomini che Lo hanno incontrato e conosciuto.
Uomini che hanno conosciuto Gesù e ne sono rimasti affascinati e hanno giocato tutta la loro vita su di Lui. E hanno cambiato il mondo in cui hanno vissuto, hanno convertito la realtà che li cinrcondava, anche morendo spesso, ma contagiando dello stesso fascino che aveva contagiato loro, gli uomini che hanno incontrato.
Qui riporto dal blog di Bruno Mastroianni un articolo che testimonia questo. Ma presto ne verranno altri.
Una scoperta archeologica conferma la linea del Papa
La fede, secondo Benedetto XVI, non è stoltezza, ma riconoscimento della credibilità della «testimonianza degli Apostoli: essi erano pochi, semplici e poveri, affranti a motivo della Crocifissione del loro Maestro; eppure molte persone sapienti, nobili e ricche si sono convertite in poco tempo all’ascolto della loro predicazione». È un fenomeno che il Papa, in una delle scorse udienze, ha definito «storicamente prodigioso, a cui difficilmente si può dare altra ragionevole risposta, se non quella dell’incontro degli Apostoli con il Signore Risorto».
Ecco perché nonostante l’ondata sulla pedofilia e quella nuova sugli smerci immobiliari, il Papa è tranquillo. I preti e il sesso, i preti e i soldi: sono i classici argomenti che, da secoli, scatenano attenzioni pruriginose. Oggi vengono trascritti su carta di giornale, ma la sostanza non cambia: è il gusto di rimestare nel torbido delle debolezze (vere o presunte) degli ecclesiastici. Ma il futuro della Chiesa si gioca altrove.
La settimana scorsa a Roma è stata presentata una scoperta preziosa: le raffigurazioni più antiche dei volti degli apostoli Pietro, Andrea e Giovanni sono state ritrovate nelle catacombe di Santa Tecla. Ci sono voluti più di due anni e l’uso del laser per raschiare il calcare che li ricopriva.
È sorprendente come questo ritrovamento archeologico corrisponda al programma spirituale che il Papa sta proponendo ai membri della Chiesa: mostrarsi con il volto dei veri apostoli. Ecco cosa scrosterà la patina mediatica che li offusca.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Al tema della 'prova, del 'fatto' della Resurrezione di Cristo ho dedicato un romanzo, uscito lo scorso aprile. Ne riporto qui un passaggio, che ben si adatta al tema del post.
RispondiElimina"Oggi so che questo amore è forte perché figlio di un Amore più grande,che fin qui ci ha protetto e ha vegliato sulle nostre povere volontà e sulle nostre deboli forze. Lo so perché, soprattutto in questi giorni di Passione, ho guardato le nostre
vite all’interno del vortice immenso della vita degli uomini. E l’ho compreso ancora meglio giovedì sera, mentre ero con gli altri
all’incontro di catechesi con l’assistente spirituale diocesano.Si parlava della Passione e della Resurrezione. Ad un certo punto
l’Assistente ha chiesto ad uno dei presenti quale fosse la prova certa sulla
quale basava la sua convinzione rispetto alla Resurrezione di Gesù.Io, senza riflettere, ho cercato di dare mentalmente una risposta mentre
l’Assistente dilatava il senso della domanda. In quei pochi attimi, la prima risposta che mi è venuta in mente è stata quella di uomini che, dopo aver saputo della tomba vuota, sono riusciti ad andare al di là delle proprie forze e delle proprie conoscenze, costruendo quella Chiesa di Dio ancora oggi è viva e segno della presenza di Cristo tra noi. Mi sono detto: forse è questo. Deve esser trascorso solo un attimo, perché poi ho ripreso il filo del ragionamento dell’Assistente, monsignor Todini, il quale attribuiva alla missione degli Apostoli, poveri paurosi e ignoranti, ma di colpo divenuti forti e coraggiosi, sapienti e conoscitori di lingue sconosciute, la più importante prova dell’avvenuta Resurrezione di Gesù. Mi sono stupito di questa coincidenza, perché non avevo mai avuto modo, prima, di leggere o riflettere su una “prova” della resurrezione. E poi, venerdì sera, quando ogni problema e ogni timore, come d’incanto,
si scioglievano in una meravigliosa sequenza di immagini stupende, la “nostra” Via Crucis che si inerpicava lungo la Salita della Croce, ho avuto la certezza che ci sono momenti e situazioni nelle quali la nostra forza e la nostra volontà sono dilatate da qualcosa di magico e di potente. E ancora poche ore fa, dopo la Comunione, quando mi tornava dinanzi
l’immagine della tomba vuota, e alzando gli occhi sopra l’altare riuscivo a vedere soltanto la figura scura e segnata dal dolore dell’Addolorata come per magia trasformatasi nella Vergine Assunta in Cielo in carne e spirito, ho compreso che questo silenzio che accompagna la mia gioia, è la prova della
verità di tale gioia. Sì, ora io so, da questi episodi forse casuali, che il nostro amore, e le nostre vite, sono dentro il progetto di Dio.
Crescenzo Fabrizio, iscritto al gruppo Il Pensiero Cristiano su Facebook
Sono contenta di questa ennesima prova storica.
RispondiEliminaOrmai tutti blaterano su Gesù con il fine di distruggere la Chiesa. Io stessa sono incappata nei loro libri presentati come storici che mi hanno insinuato ogni sorta di dubbi.
Raccontarlo così su due piedi è impossibile. Posso dire che è stato lacerante. :-(
La storia porterà altre prove e solo chi non vuol vedere non vedrà.
SG