Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

martedì 24 marzo 2009

Contributi 46 - Liberi per vivere !!!

20/03/2009

“Liberi per Vivere”: è questo il titolo del Manifesto presentato questa mattina a Roma dall’Associazione Scienza & Vita, dal Forum delle Associazioni familiari e da Retinopera.
Il contenuto del Manifesto, mediante il quale viene lanciata una grande opera di coscientizzazione popolare sul tema della fine della vita, è stato illustrato da Maria Luisa Di Pietro (copresidente di Scienza & Vita) e ha ottenuto il sostegno convinto e immediato dei presidenti delle altre due “reti”: Giovanni Giacobbe (Forum) e Franco Pasquali (Retinopera).
L’obiettivo di questa operazione culturale è quello di raggiungere tutto il mondo cattolico italiano, innanzitutto attraverso le parrocchie e i gruppi ecclesiali, in vista della costruzione di un giudizio comune attorno alle grandi domande che accompagnano la fine della vita.
Ma per fare questo è necessario il coinvolgimento di tutte le espressioni del laicato cattolico.
A tal fine, è stata già raccolta l’adesione convinta e consapevole di tutto il mondo delle associazioni, dei movimenti e delle nuove realtà ecclesiali italiane.
Il Manifesto, infatti, è già stato sottoscritto da oltre trenta presidenti, anche in rappresentanza di categorie che sono già in prima linea nella difesa della vita.
Oltre alle tre reti promotrici, sino ad ora hanno già aderito: Azione cattolica, Cl, Acli, Mcl, Mpv, RnS, Cammino Neocatecumenale, Comunità di Sant’Egidio, Coldiretti, Famiglie nuove, Ugci, Acos, Amci, Aris, Cnal, Cif, Conf. Naz. Consultori d’ispirazione cristiana, Copercom, Fuci, Meic, Unitalsi, Age, Agesc, Csi, Ucfi, Icra, Confed. Naz. Misericordie, Vivere In, Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Ucid, e altri si stanno aggiungendo.
Dunque un grande momento unitario, di popolo, che prelude all’esplosione di migliaia di iniziative su tutto il territorio italiano.
Si tratterà innanzitutto di momenti di catechesi sulla vita, ovvero di profondo discernimento cristiano, ma anche incontri, eventi e confronti pubblici.
Anche in questa occasione la fantasia e la partecipazione del popolo cristiano farà la differenza.
In ogni caso - è stato ribadito nel corso della conferenza stampa – non mancherà il confronto e il dialogo con i non credenti che condividono il rispetto per la vita in ogni sua fase, dal concepimento alla morte naturale.
Ecco il testo integrale del Manifesto

amare la vita, fino alla fine

L’uomo è per la vita.
Tutto in noi spinge verso la vita, condizione indispensabile per amare, sperare e godere della libertà.
Il dramma della sofferenza e la paura della morte non possono oscurare questa evidenza.
Chi sta male, infatti, chiede soprattutto di non essere lasciato solo, di essere curato e accudito con benevolenza, di essere amato fino alla fine. Anche in situazioni drammatiche, chiedere la morte è sempre l’espressione di un bisogno estremo d’amore; solo uno sguardo parziale può interpretare il disagio dei malati e dei disabili come un rifiuto della vita. Persino nelle condizioni più gravi ciò che la persona trasmette in termini affettivi, simbolici, spirituali ha una straordinaria importanza e tocca le corde più profonde del cuore umano.
Certo, la possibilità di levar la mano contro di sé, di rinunciare intenzionalmente a vivere, c’è sempre stata nella storia dell’umanità; ma in nessun popolo è esistita la pretesa che questa tragica possibilità fosse elevata al rango di diritto, di un “diritto di morire”, che il singolo potesse rivendicare come proprio nei confronti della società.
La persona umana, del resto, si sviluppa in una fitta rete di relazioni personali che contribuiscono a costruire la sua identità unica e la sua irripetibile biografia. Troncare tale rete è un’ingiustizia verso tutti e un danno per tutti.
Teorizzare la morte come “diritto di libertà” finisce inevitabilmente per ferire la libertà degli altri e ancor più il senso della comunità umana.
Per chi crede, poi, la vita è un dono di Dio che precede ogni altro suo dono e supera l’esistenza umana; come tale non è disponibile, e va custodito fino alla fine.
Esistono malattie inguaribili, ma non esistono malattie incurabili: la condivisione della fragilità restituisce a chi soffre la fiducia e il coraggio a chi si prende cura dei sofferenti.
La vera libertà per tutti, credenti e non credenti, è quella di scegliere a favore della vita, perché solo così è possibile costruire il vero bene delle persone e della società.
Per questo sentiamo di dover dire con chiarezza tre grandi SÌ:
Sì alla vita
Sì alla medicina palliativa
Sì ad accrescere e umanizzare l’assistenza ai malati e agli anziani
e tre grandi NO
No all’eutanasia
No all’accanimento terapeutico
No all’abbandono di chi è più fragile
Come cittadini sappiamo che la nostra Costituzione difende i diritti umani non già come principi astratti, ma come il presupposto concreto della nostra vita che è nello stesso tempo fisica e psichica, privata e pubblica.
Mai come oggi la civiltà si misura dalla cura che, senza differenze tra persone, viene riservata a quanti sono anziani, malati o non autosufficienti.
Occorre in ogni modo evitare di aggiungere pena a pena, ma anche insicurezza ad insicurezza. Chiediamo che le persone più deboli siano efficacemente aiutate a vivere e non a morire, a vivere con dignità, non a morire per falsa pietà.
Solo amando la vita di ciascuno fino alla fine c’è speranza di futuro per tutti.

Maria Luisa Di Pietro
Bruno Dallapiccola
Giovanni Giacobbe
Franco Pasquali

Nessun commento:

Posta un commento

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)