Don Luciano mi trasmette questo bel testo semplice ma profondo che mi ha fatto riflettere e che propongo a voi tutti:
Due piccole luci. Sono bastate qualche tempo fa a rendere la nostra automobile completamente inutilizzabile. Per farla breve: la piccole luci di posizione della nostra automobile erano rimaste accese gran parte del giorno e, per errore, anche la notte. La batteria era alquanto malandata già di suo e quando - il giorno dopo - ho tentato di usare l'automobile, il rantolo del motorino di accensione mi urlava: "Non ho nessuna intenzione di funzionare!" Due piccole luci aveva scaricato completamente la batteria!
Fortunatamente il nostro vicino aveva i cavetti con le pinze per connettere due batterie. E' bastato attaccarli alla sua automobile e quei meravigliosi cavetti hanno fatto passare tutta quell'energia di cui aveva bisogno la nostra vecchia batteria semiscarica per riparire di nuovo!
Che cosa ci vuole per far ripartire una batteria stanca e scarica?
Che ci sia un passaggio di energia - tramite i cavetti - da una batteria carica a una scarica, in modo che quest'ultima venga rivitalizzata. E che cosa ci vuole per far ripartire una persona stanca e scarica? Delle persone che facciano da "cavetto", e che immettano in loro l'energia che li ravviva.
Sono certo che tu conosci qualcuno che in questo momento ha le batterie completamente scariche - dal punto di vista emotivo, o mentale, forse spirituale, e persino fisico.
Quando girano la chiave non parte niente, il motore rantola - perché le loro battaglie, le loro responsabilità, le sberle della vita li hanno lasciati esausti. Ed è per questo che Dio ci ha dati l'uno all'altro. Per essere dei cavetti di energia gli uni per gli altri, quando percepiamo che qualcuno che ci sta a cuore si sente giù.
Se ti guardi intorno, potrai vedere tutti i giorni qualcuno che ha bisogno di una "scarica" di energia che li faccia ripartire dal punto di vista emotivo o spirituale.
C'è un meraviglioso esempio di questo nella Parola di Dio, e precisamente in 2 Timoteo 1, 15-17. E' stata l'ultima lettera che l'apostolo Paolo è riuscito a scrivere. Era lontano da quasi tutti i suoi amici, alcuni collaboratori fidati lo avevano lasciato, era prigioniero a Roma, e sapeva che non avrebbe mai lasciato vivo quella città: l'ordine di ucciderlo sarebbe potuto arrivare da un momento all'altro. E infatti arrivò. Ed ecco farsi avanti un eroe sconosciuto dal nome difficile di Onesìforo, mandato da Dio per essere il cavetto di energia che avrebbe aiutato il grande apostolo ad andare avanti fino al martirio. Leggi questa testimonianza di Paolo e comincia a pensare come anche tu possa diventare un cavetto di energia per qualcuno che conosci: «Tu sai che tutti quelli dell'Asia, tra i quali Fìgelo ed Ermègene, mi hanno abbandonato. Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s'è vergognato delle mie catene; anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato».
Quando vuoi diventare uno dei cavetti di trasmissione di Dio, ti svegli la mattina e preghi: "Signore, aprimi gli occhi per vedere qualcuno che oggi ha bisogno di me". E ti guardi intorno, te li vai a cercare se necessario - come Onesìforo è andato a cercarsi Paolo -, telefoni a quella persona che ha bisogno di essere incoraggiata, gli scrivi una lettera, un sms, vai a trovarlo, o ti fermi con lui e gli dedichi il tuo tempo. Spesso dovrai fare dei sacrifici, perché hai un mucchio di cose da fare. Ma non c'è niente di più importante da fare che essere dei cavetti di trasmissione dell'amore di Gesù verso qualcuno che è completamente scarico.
La tua fiducia nel loro valore e nelle loro capacità può innescare di nuovo la fiducia in loro stessi. Il tuo credere in loro può rinvigorire il coraggio che hanno perso, in modo che tornino in campo per un'altra partita. Il tuo ricordar loro quanto importanti sono agli occhi di Dio e tuoi può essere la scintilla spirituale di cui hanno bisogno per ripartire di nuovo. La tua gioia ha la forza di accendere la loro. La tua preghiera contagerà la loro.
Magari pensi: "Bello! Ma sono io quello che ha bisogno di essere innescato!" Perché continui a guardarti addosso? Perché continui a pensare ai tuoi pesi, ai tuoi problemi, alle tue emozioni? La miglior maniera per uscire dalla fossa è andare incontro a qualcuno e aiutarlo a uscire dalla sua. La Parola di Dio, nel libro dei Proverbi 11, 25 dice: «La persona benefica avrà successo e chi disseta sarà dissetato».
Pensaci: tu hai quello di cui una persona oggi ha bisogno per ripartire di nuovo. Non limitarti a passargli accanto senza far niente. "Signore, aprimi gli occhi per vedere qualcuno che oggi ha bisogno di me". Questa è la preghiera che farà di te il cavetto di trasmissione dell'energia di Dio a qualcuno che non può andare avanti senza di essa. Tu oggi sei quel cavetto che Dio si è scelto per trasmettere la Sua forza!
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
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