Ci sono varie cose su cui riflettere, con l'assassinio di Mons. Padovese.
Tutti sottolineano come sia stato il gesto di un folle. O meglio, quasi tutti: l'arcivescovo di Smirne (Mons.Franceschini) e altri fanno notare come questa scusa sia spesso stata usata come ritornello per coprire altre cose. La questione andrebbe investigata bene (e seguita su sites seri e realmente informati, come AsiaNews).
Quello che colpisce è che, tranne Avvenire, molti giornali si sono subito affrettati a dire che la politica pare non c'entrare etc. Politica? E chi ha mai detto che il problema è solo politico?
Succubi del pregiudizio laicista che la religione sia qualcosa di sovrastrutturale, e che quindi non possa mai essere il vero motivo di azione, gli analisti si privano della condizione di possibilità di intendere la reale portata di un fenomeno come l'Islam. La religione è vista come pericolosa e fonte di fanatismo solo se è quella cattolica; (lo dicevo che i cattolici sono antipatici ai più...) e sempre attraverso ricostruzioni deliranti e invertite come i film di R. Scott.
Anche quando il suddetto Scott, ad esempio, a parole condanna tutte le religioni come fanatiche, come nel film Kingdom of Heaven, poi di fatto gli esempi illustranti la tesi sono tutti anticristiani.
Invece si può uccidere in nome di Dio, sì. E oggi chi lo fa non sono i cristiani, questi ne sono invece le vittime. Quando gli "imbecilli collettivi", che ricevono i pacchetti di opinioni già preconfezionati, se ne accorgeranno sarà già troppo tardi.
Se l'autista abbia agito come raptus davvero, oppure per pressioni dell'ambiente esterno, la preoccupazione non cambia. Il recente comportamento della Turchia contro Israele, l'accordo sempre più stretto con Hamas, l'accordo nucleare tra Lula e Ahmadinejad sono realmente comprensibili solo se si tiene conto del reale stato di cose.
In questo momento ci sono all'opera tre forze con disegno di egemonia planetaria. Uno è l'Islam, l'altro il comunismo e l'altro il Governo mondiale sostenuto dalle varie fondazioni Rockfeller, Commissione Trilaterale, etc. Ora si uniscono, ora si combattono: ma di fatto sono loro che stanno occupando la scena.
La tremenda difficoltà è che chi ne parla riceve paterne pacche sulle spalle:
perché l'Islam è solo una religione,
perché il comunismo è morto,
perché la Trilaterale è solo un'organizzazione innocua e questo è teoria del complotto.
E va bene. Da parte mia, io resto a fianco della Regina del complotto... (vedi foto a lato)
(Comunque, per oggi propongo di leggere e meditare quello che il vescovo Luigi aveva detto tempo fa..)
Contro l'imbecillità collettiva socio di SamizdatOnLine
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RispondiEliminaIo non me intendo di politica, quindi le mie opinioni, sono più "generali" che calate nel contesto specifico...
RispondiEliminaIl cattolicesimo è sempre stato il "nemico" di certi regimi...più o meno "dittatoriali" (comunismo, nazismo....).
La cosa non muta con i regimi odierni.
Il punto è che, da una parte, chi è accecato da un'ottica politica di questo tipo, spesso parla semplicemente di "politica" (appunto), ma il discorso è più che politico. E' sociale ed è anche religioso.
Forse molti sono anche burattini, in una certa misura "inconsapevoli", nel senso che ritengono di agire per sola politica "liberatoria" ("la religione è l'oppio dei popoli"), ma invece si fanno manovrare dal demonio.
Non lo dico per andare a parare sempre al solito discorso, ma a me pare ovvio che il diavolo si serva di certi regimi finto politici, per distruggere la religione vera, che potrebbe condurre ad una società equa, sotto i vari punti di vista.
FInchè invece, regge una società politica retta da non-principi, il guazzabuglio è assicurato (famiglia, libertà, diritti, sono cose piu' o meno palesemente inesistenti, o mascherate).
Però, ieri, su un altro blog, parlando del fatto che inizialmente fosse stata data appunto la notizia di un assassinio per motivi "psichici", si palesava la questione di una sorta di "copertura" al reale problema di un fondamentalismo islamico che avanza.
Una persona ha detto:" se i cristiani fossero piu' uniti, sarebbe tutto più facile".
Trovo che sia verissimo. Non solo non siamo uniti, ma siamo anche disinformati.
Molti nemmeno sanno di tutti i cristiani che vengono tragicamente uccisi perchè sono cristiani...e magari pensano che queste, siano robe da medioevo.
In queste condizioni, e con l'aggiunta di un cristianesimo fai da te, prendere le distanze e cercare di arginare(per quanto possibile), un certo "estremismo", non credo sia seriamente possibile.
Non sono "isolati" solo i cristiani che vivono in quelle terre, ma, paradossalmente, culturalmente e socialmente, lo siamo tutti. Siamo diventati "chiusi" al resto della cristianità e ognuno si coltiva solo il proprio orticello....
Buona giornata
Non posso che concordare con le parole di Maria e nella sua analisi.
RispondiEliminaRecuperiamo l'unità fra noi cristiani, l'unità con Cristo per dare alla fede concretezza, per togliere l'astrazione...