Riporto l'ultimo editoriale di SamizdatOnLine e spero che, anche per questo tramite, possa sorgere un dibattito:
Una recente indagine IARD-SWG spiega, in termini numerici, quanto la bioetica funga da spartiacque tra credenti e non credenti.
Ci interessa, insieme a Cultura Cattolica.it che ha lanciato la proposta di un lavoro comune e riflessioni in merito -con pubblicazione degli interventi che giungeranno in Redazione- aprire il dibattito rispondendo alle 10 domande che di seguito riprendiamo. un dibattito ampio che pone questioni molto gravi e di fondo.
SamizdatOnLine
L’articolo di Gianfranco Amato «Sondaggi e bioetica», a guardare anche alle reazioni e alle lettere giunte in redazione (che riportiamo, almeno in parte), ha sollevato una serie di problemi che è utile affrontare insieme. E che si muovono, principalmente, intorno alla questione di fede e ragione. Argomento che riceve certamente più luce dagli interventi di Benedetto XVI, a partire dallo straordinario discorso di Regensburg (oltre che da quello della Sapienza, impedito dalla intolleranza laicista).
Nella sostanza, l’articolo ha riportato un sondaggio sulle posizioni degli intervistati riguardo alle questioni di etica e bioetica, in riferimento alla posizione religiosa praticata.
Ora, ritengo che alcuni dei problemi evidenziati richiedano una serie di riflessioni e di approfondimenti che possono avere, dai lettori e visitatori del sito CulturaCattolica.it, un positivo e costruttivo contributo.
Quello che ci attende è un impegno di vera alleanza tra gli «uomini della ragione», che possa dare sostanza al compito di ricostruire una convivenza umana che sia degna di tale nome. In questo senso, ricordiamo l’esperienza straordinaria della pubblicazione del libro «Volti e stupore. Uomini feriti dalla bellezza», nato dall’incontro tra una religiosa non clericale, un laico non laicista e un mussulmano (che poi, per grazia, diventerà cristiano) non integralista.
Con il sito CulturaCattolica.it siamo lieti e fieri di lavorare in questa direzione.
Ecco alcune piste di riflessione, che potranno portare a un lavoro comune. Ci impegniamo a riportare gli interventi che ci giungeranno in Redazione.
1. Il sondaggio evidenzia, nei numeri, l’esistenza di un pensiero cattolico che tale non è. È possibile pensare che si possa essere ancora cattolici quando si tengono posizioni in contrasto con la tradizione e il magistero? Che cosa rende cattolico un pensiero o una posizione?
2. Qual è l’incidenza della fede nei giudizi di valore: l’appartenenza ecclesiale genera un pensiero originale, e se sì, quali ne sono le caratteristiche?
3. Essere atei o non credenti o agnostici: c’è un comune denominatore in queste posizioni?
4. Quali sono le condizioni di un vero dialogo? C’è la possibilità del confronto tra posizioni differenti? Che giudizio dare sui cosiddetti «atei devoti»?
5. La legge naturale esiste? Quali le condizioni per affermarla e riconoscerla? L’identità tra atto umano, atto morale e atto ragionevole ha ancora validità?
6. L’intolleranza dei «liberi pensatori» (a proposito dei vari interventi e commenti alle notizie sulla chiesa dei vari siti, Uaar in testa)
7. Le ragioni per difendere la vita sono universali? C’è una base comune? Si può pensare ai cosiddetti «valori non negoziabili» come universalmente validi?
8. La ragionevolezza di una posizione è determinata dalla educazione ricevuta e dalla tradizione in cui si è nati e cresciuti?
9. Quale valore hanno i sondaggi in ordine alla conoscenza della realtà? La domanda che si pone segna (e condiziona) la risposta?
10. Accade spesso che, di fronte alla questioni decisive, la posizione e il giudizio operativo cambino quando da spettatori si diventa protagonisti. Spesso si è costretti a cambiare atteggiamento. Allora, hanno ancora valore i sondaggi quando ci fanno pronunciare «in astratto» rispetto ai problemi sollevati?
Speriamo che da questo nostro confronto nasca una nuova speranza per l’uomo.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
SI NO QUIERO MAS QUE MATEN A NIÑOS NO NACIDO BASTA DE ABORTO DIOS POR ALGO NOS DA LUZ VIDA Y SALBACION DEJEMOS A LOS NIÑOS QUE NASCAN JESUS NO ABANDONA A NADIE EL NO DEJA ANADIE SIN LA YUDA PROTECION DE JESUS PACE BENE DI DIO GESU IO SONO ARGENTINA MOLTE GRAZIE
RispondiEliminaRispondo un pò in ritardo...ma rispondo...
RispondiEliminaDunque, secondo me, il sondaggio parte con una domanda dalla cui risposta, dipendono anche tutte le altre.
E' "scontato" dire che se rispondiamo: "no, non è possibile pensare di essere cattolici discostandoci dal magistero", allora anche le successive hanno un senso "cristiano", altrimenti, si torna al punto 1: ho la mia fede cattolica "personale", relativistica (come direbbe il Papa) e quindi, tutte le mie scelte sono un fatto "personale".
Però è anche vero che l'ultima domanda, chiude perfettamente il cerchio: se tizio, di norma favorevole all'eutanasia, si ritrovasse in stato "vegetativo" e capisse di essere "vivo"...vorrebbe poi morire?
Se il genitore pro aborto, per assurdo (per assurdo eh, non datemi della buddhista, che non credo, ovviamente, nella reincarnazione!) potesse nascere "feto" che si vuole abortire, vorrebbe essere trasformato in spazzatura indesiderata?
Sostanzialmente la fede, anche ad intenderla ad un livello molto semplicistico, quasi elementare, per chi poco ne può intendere o capire di dottrina e magistero, dovrebbe spingerci a dire: se fossi io quella persona che voglio ammazzare, abortire, abusare, abbandonare etc etc....vorrei essere ancora ammazzata, abortita, abusata etc etc?
Mettersi nei panni dell'altro, non dal mio punto di vista "egoistico", ma da quello "espansivo" della vita che ho di fronte, è la "regola d'oro" del cristiano: "non fare agli altri quello che non vuoi che sia fatto a te".
Non raccontiamoci balle, finanche l'uomo di 60 anni (dico cosi', perchè ne ho conosciuto uno che parlava in questi termini), che se la prende con la Chiesa (ma è cristiano cattolico praticante!), perché proibisce la contraccezione "artificiale" e mi motiva la cosa, dicendo che non si possa pensare di non stare mai col proprio coniuge, non ragiona per "amore dell'altro". Ragiona per amore (finto amore) di sè stesso....se vedesse nell'altro non un fantoccio ad uso e consumo personale, ma un essere vivente con un ritmo biologico che puo' anche imparare a controllare (metodo billings!), forse la penserebbe diversamente. E ho citato questo argomento, perchè già da questa "vita familiare" poco cristiana, cominciano i dolori. Si fa della coppia "umana" una coppia di "bestie"...automatico che poi mi vien da chiedermi: quali valori cristiani saranno insegnati ai figli? E quindi, quei figli cosi' educati, come vedranno il mondo e le questioni etiche, morali e via dicendo?
Scusa se mi sono dilungata e buona serata!
Ringrazio l'amica argentina per il suo pensiero. Preghiamo per le mamme che pensano di abortire i loro figli. Possano modificare il loro pensiero.
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Doy las gracias a mi honorable amigo argentina para sus pensamientos. Oramos por las madres que piensan de la anulación de sus hijos. Pueden cambiar su forma de pensar.
Ringrazio Maria per i suoi interventi sempre acuti e intelligenti
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