Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 16 luglio 2010

Cambia idea, batte le palpebre e si salva (Articoli 16)

A proposito del fine vita, di Eluana Englaro, di quelli che voglio l'eutanasia, pregasi leggere questo articolo:



Il testamento biologico è una stupidata (altro che pro-choice). Ecco un esempio, riportato oggi (15/07/2010) sul Corriere della Sera, che dimostra il perché: Richard Rudd, coinvolto il 23 ottobre 2009 in un grave incidente motociclistico, era da allora paralizzato a letto senza alcuna reazione alle cure e alla stimolazioni, privato di attività cerebrale.
Insomma, clinicamente morto.
Il papà e i familiari hanno allora chiesto ai sanitari di staccare la spina, come la legge britannica sull’eutanasia prevede.
Lo stesso Richard, quando ancora conduceva una vita normale, forte e sano, aveva detto più volte che se mai si fosse ritrovato in una situazione di incoscienza totale, di infermità grave, avrebbe voluto farla finita, senza diventare prigioniero delle tecnologie e delle macchine. In tanti gli avevano sentito ripetere il suo «testamento». I medici, con i famigliari, erano quindi già attorno al letto pronti ad obbedire al suo testamento. E, invece, è accaduto che in un attimo di lucidità le palpebre e gli occhi di Richard Rudd si siano mossi, per la prima volta.
I responsabili del Neuro Critical Care Unit di Cambridge, per tre volte, con le macchine attorno che ancora riferivano di una condizione ormai perduta, gli hanno domandato, come han sempre fatto: vuoi continuare a vivere? Richard ha risposto attraverso il movimento delle pupille. Nell’unico modo possibile -imprevisto e improvviso-, ha chiesto di non morire.
Ha cambiato idea: ora desiderava vivere.
A distanza di mesi, ha compiuto importanti progressi: muove la testa, percepisce le situazioni attorno e sorride agli scherzi, anche se rimarrà paralizzato e attaccato alle macchine. Un documento straordinario, uno fra i tanti, sulla difficile esplorazione di quel confine estremo fra vita e morte. Qualcuno dice che la dignità della vita sta nella salute.
Ma chi l’ha detto? Quanti hanno chiesto l’eutanasia con il testamento biologico, mentre erano sani e forti, e poi hanno cambiato idea senza aver avuto la possibilità di comunicarlo? Un Beppino Englaro qualsiasi e le macchine ospedaliere dicono che una persona è morta e questa invece sbatte le palpebre per dire che è viva…ma chi dimostra che anche Eluana, come Richard, non avesse cambiato idea senza aver avuto modo di comunicarlo? Nessuno.
L’unica soluzione veramente rispettosa per l’uomo è accompagnare alla morte naturale, evitando qualsiasi accanimento terapeutico ma potenziando le già efficenti cure palliative.
Come, d’altra parte, sempre è stato fatto da quando i cristiani hanno inventato gli ospedali.
La Bbc ha registrato tutto poiché stava seguendo la storia e i filmati hanno sconvolto l’Inghilterra in questi giorni. Parte del video si trova su Youtube.

Si può leggere anche Avvenire, Avvenire2, Bbc, Bbc2 e anche QUI
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5 commenti:

  1. La dignità della vita sta nel fatto che ogni essere umano è creato ad immagine e somiglianza di Dio. La persona umana è unità di corpo e di spirito, realtà che la rende diversa da tutti gli altri esseri viventi...Non è la capacità di poter svolgere o non svolgere alcune azioni che rende l'essere umano più o meno PERSONA ma è la sua stessa essenza che gli dà quella dignità per cui la vita ha un valore inestimabile ed indisponibile dal suo inizio alla sua fine naturale...Sono molto felice per questo straordinario avvenimento, ogni tanto il Signore ci dimostra quella che è la VERITA'...Gioiamo per questo!!!

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  2. Splendida storia. Purtroppo, queste persone non sono ben viste in una società edonistica (devi vivere per il piacere), materialista (l'anima? tutte fantasie) e totalmente economizzata (il valore di un uomo è dato dalla sua produttività): ovvio che queste persone diventino un peso per le casse dello Stato e per le coscienze di chi ha smesso di farsi le domande fondamentali dell'uomo. Meglio eliminarle, facendo passare la cosa come un'atto di bontà nei loro confronti.

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  3. Caro Nicola hai proprio ragione, infatti la parola eutanasia significa buona morte...se l'uomo viene considerato alla pari di un oggetto qualsiasi utile solo finché è in buono stato, è chiaro che, quando non serve più perché fuori uso, si butta...si ha la stessa mentalità anche per la fecondazione assistita: un figlio non è più considerato un DONO ma semplicemente un prodotto da ordinare e costruire in laboratorio...sia l'embrione che il malato terminale non hanno quindi quella dignità che solo la persona umana può avere, ma diventano così dei beni disponibili per ogni uso e consumo...Io credo che il porsi domande sul senso della vita e sul suo valore sia qualcosa che riguarda tutti gli uomini, credenti e non... ma se c'è chi non se le pone più queste domande è perché certe coscienze, illuminate solo dal relativismo e dalla mentalità dettata dal secolarismo, sono diventate sorde al richiamo della Voce Divina che da sempre tenta di parlare al cuore dell'uomo...ma ai sordi è necessario parlare a voce alta...è questo il compito di chi ha fede e di tutti gli uomini di buona volontà... Crediamoci e non smettiamo di dire la VERITA'.

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  4. Proprio così! Inoltre, più l'uomo smette di porsi domande e di nutrire la propria parte spirituale, più perde la propria umanità; diviene così simile agli animali, ma con una differenza fondamentale: diventa triste, perchè perde la propria natura, ovvero ciò per cui è stato creato. Purtroppo, si sfrutta la sofferenza delle persone che cadono in situazioni così drammatiche, creando "casi mediatici" per far passare leggi di morte. Ma, grazie a Dio ci sarà sempre chi alzerà la voce.

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  5. Ringrazio Marina e Nicola per i loro commenti e invito chiunque voglia a lasciare il suo.

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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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