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Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

martedì 7 aprile 2009

Contributi 65 - Iraq: uccisi altri cinque cristiani

KIRKUK, martedì, 7 aprile 2009 (ZENIT.org)
Cinque cristiani sono stati assassinati in varie città irachene nelle ultime due settimane. Lo ha confermato l'Arcivescovo di Kirkuk, monsignor Louis Sako, questo lunedì all'agenzia AsiaNews.
La prima vittima, un uomo di 71 anni, è stata uccisa da alcuni sconosciuti che cercavano di rubare in casa sua, a Kirkuk.
Le altre vittime sono due sorelle di mezza età e il proprietario di un ristorante a Baghdad e un meccanico ucciso a colpi di armi da fuoco nella sua officina di Mosul.
La preoccupazione principale in questo momento, spiega monsignor Sako, è che il ritiro delle truppe americane crei un vuoto di sicurezza che potrebbe portare il Paese a una guerra civile.
“Non si è ancora vista una vera riconciliazione fra i gruppi etnici e religiosi e la sicurezza resta ancora fragile. Esercito e polizia locali non sono in grado di mantenere l’ordine e il controllo del Paese”, spiega il presule, che teme che in queste circostanze il ritiro annunciato dei militari americani provochi una destabilizzazione ancor più grave.
“In questa Settimana Santa preghiamo per la pace e la stabilità dell’Iraq, preghiamo perché il sangue dei martiri possa riportare la pace. Cristo crocifisso e risorto ci chiede di perseverare e mantenere questa presenza e testimonianza”, ha aggiunto.
Secondo AsiaNews, fonti ecclesiastiche nel Paese avevano già avvertito giorni fa che i cristiani continuavano ad essere il bersaglio di “organizzazioni criminali”, che prima si facevano scudo con Al Qaeda per commettere i loro attacchi contro i cristiani, fondamentalmente per rubare i loro beni.
Per monsignor Sako, il problema è che questa violenza continua a spingere i cristiani a fuggire dal Paese in un esodo “che pare non finire”, il che aumenta ancor di più l'insicurezza di quelli che decidono di restare.

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