Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 24 aprile 2009

Contributi 84 - Zapatero vuole il silenzio della Chiesa sull’aborto

da http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=17832

È sorprendente la capacità che ha il ministro dell’Uguaglianza, Bibiana Aído, di rispondere a tutte le opinioni contrarie alla posizione del Governo sull’ampliamento dell’aborto che vuole approvare prima dell’estate. Lo fa così frequentemente e in modo così aggressivo che si è guadagnata il titolo di ministro che parla di più tra tutti quelli che siedono al Consiglio dei Ministri.
Le sue ultime parole sull’aborto sono state queste: «La Chiesa può solo dire che è peccato e non che si tratta di un delitto». Queste dichiarazioni della giovane ministro sono deboli. In primo luogo perché sono antidemocratiche. Da quanto un governo si permette di indicare cosa dovrebbe o non dovrebbe dire la Chiesa? Chi ha concesso questo potere alla Aído? Il Ministro non permette alla Chiesa la libertà di esprimersi e di giudicare quello che vuole? La beniamina del Governo Zapatero non lascia prendere posizione alla Chiesa su temi sociali che sono sul tavolo? Le vuole togliere questo diritto fondamentale?
Questa è la vera ossessione dell’“era Zapatero”: escludere la Chiesa dal dibattito pubblico. Non permettere che la Chiesa giudichi questioni che ci riguardano tutti. Sembra che alla Chiesa sia vietato entrare in determinati dibattiti o polemiche.
Ma continuiamo a esaminare le parole del ministro. Effettivamente, per la Chiesa cattolica l’omicidio è un peccato. Si tratta né più né meno del quinto comandamento: «Non uccidere». E l’aborto, così come hanno ricordato i quasi mille firmatari del manifesto di Madrid da una posizione lontana da principi morali, è la morta di una vita, quella dello zigoto. E il ministro Aído, volendo confinare la Chiesa esclusivamente alla definizione di ciò che è peccato, in fondo sta riconoscendo che l’aborto è un omicidio.
Ci sono verità che continueranno a essere tali anche se gli si cambia il nome e bugie che non saranno altro che menzogne, per quanto legali siano. E l’aborto, per quanto legale sia, non smetterà di essere ciò che è, cioè un omicidio. E la Chiesa ha il dovere, l’obbligo di gridarlo ai quattro venti. Inoltre, la Chiesa non solo definisce o può definire, come vuole il ministro, ciò che è peccato o meno. La Chiesa sostiene, solitaria in questi momenti e controcorrente, verità che più nessuno ormai considera tali.
Qui sta la radice, il nocciolo della questione. Che la vita non ce la diamo da noi stessi, non è nostra, non siamo signori e padroni della realtà. In questo modo, questo “grido” espresso dalla Chiesa non è una condanna, è un richiamo all’apertura della ragione per arrivare a riconoscere la positività dell’esistenza, per quanto sia difficile la circostanza di ognuno.
Caro ministro, non è un problema di peccare o non peccare, è un problema di esistere o non esistere, di vivere o uccidere. E se si uccide, c’è un delitto, non un diritto che lei vuole ora imporre.
(Raquel Martín)

Nessun commento:

Posta un commento

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)